LAMPEDUSA – “Sangue infetto”, 550mila euro a coppia agrigentini

La Cassazione ha condannato il ministero della Sanità a risarcire un agrigentino originario di Lampedusa che, nel 1986, nel corso di un ricovero presso l’Ospedale “Le Molinette” di Torino, a causa di una trasfusione di sangue infetto, ha contratto il virus dell’epatite C. Lo stesso agrigentino, tramite gli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello del Foro di Agrigento, ha sostenuto una causa civile contro il ministero della Sanità, che si è conclusa in Cassazione. Il ministero pagherà 500mila euro, oltre interessi, all’ agrigentino infettato, e 50mila euro alla moglie come danni morali. L’ avvocato Farruggia commenta : “la sentenza conferma che il ministero della Salute, colpevolmente, ha omesso di vigilare, nonostante il dovere istituzionale, sull’attività di raccolta, distribuzione e somministrazione del sangue e degli emoderivati”.

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