SANTA CROCE CAMERINA – Fratellino Loris in affido al padre

Il Tribunale per i minorenni di Catania ha nominato tutore unico del fratellino piccolo di Loris il padre, Andrea Stival. Il provvedimento di affidamento esclusivo è stato adottato dopo la relazione dei servizi sociali anche alla luce della “presenza rassicurante della nonna paterna (e non: materna)”.

La mamma, Veronica Panarello, è detenuta nel carcere di Agrigento con l’accusa di avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni, il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina (Rg), e di averne gettato il corpicino in un canalone.  

Intanto l’inchiesta va avanti. Il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, ha fissato per il prossimo 11 marzo l’incidente probatorio sull’acquisizione delle registrazioni dei filmati delle telecamere di Santa Croce Camerina agli atti dell’inchiesta della Procura sulla morte di Loris Stival, il bambino di 8 anni per la cui uccisione è accusata la madre, Veronica Panarello. All’incidente probatorio, oltre ai magistrati, parteciperanno gli avvocati dei due indagati nell’inchiesta, la mamma di Loris e Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo del piccolo nel canalone di contrada Mulino Vecchio, e della parte lesa, Daniele Stival, il papà di Loris.

I filmati delle telecamere di sorveglianza del paese del Ragusano sono il cuore dell’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota, che hanno delegato le indagini a polizia di Stato, squadra mobile e carabinieri. Sono le riprese, per il Tribunale del riesame di Catania che ha confermato la detenzione cautelare in carcere, ad Agrigento, della mamma di Loris, ad accusare la donna: “L’evidenza delle immagini nitide, che più volte sono state visionate dal collegio – scrivono i giudici – conclama il mendacio della Panarello”.

Perché lasciano irrisolto il contrasto tra la sua categorica affermazione di “avere accompagnato quel giorno Loris a scuola” e la tesi della Procura: “la sua auto fa un altro percorso e passa per due volte vicino al luogo dove è poi trovato il corpo del bambino, quindi mente”.

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