AMMINISTRATIVE 2015 – Il Pd sconfessa le primarie di Agrigento

Il Pd scarica Silvio Alessi, vincitore delle primarie di Agrigento, “perché – dice il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti – non rappresenta la nostra gente e il centrosinistra”. Il “caso” Alessi, infatti, aveva lasciato scontenti molti elettori del centro sinistra per lo strano appoggio di Forza Italia.

Il leader dem considera “superate” le primarie e punta a un’altra candidatura, ma sul metodo e le scelte si confronterà con i dirigenti agrigentini del Pd, ai quali chiederà anche spiegazioni su come sono stati scelti i candidati e gestite le primarie, considerando che il candidato del Pd, Epifanio Bellini, ha ottenuto appena 800 voti. Il vertice è in programma oggi a Palermo, nella sede del partito.

Ci saranno tutti i protagonisti democratici dell’accordo che ha portato alla formazione della “strana alleanza” che sotto il cartello ‘Agrigento 2020′ ha messo insieme Pd, Megafono, Pdr, Sicilia democratica (partiti che sostengono il governo Crocetta) e il Patto per il territorio, creatura politica del vice coordinatore di Forza Italia, il deputato Riccardo Gallo Afflitto, sponsor principale proprio di Alessi, il patron della squadra di calcio dell’Akragas, che ha vinto le primarie ottenendo oltre duemila voti, la metà del totale dei votanti nei gazebo. Di fronte a Raciti ci saranno l’ex sindaco e ora presidente del Pd Marco Zambuto, il deputato nazionale Angelo Capodicasa, i parlamentari regionali espressione del territorio e i dirigenti dem di Agrigento.

A Enna da risolvere la questione della candidatura di Crisafulli, si ritrova “incandidabile” come sindaco del capoluogo di quella provincia nella quale ricopre il ruolo di segretario del partito. “In effetti – dice Raciti – è un paradosso. O si è buono per entrambe le cose o per nessuna.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *