RAFFADALI – Oggi Giacomo Di Benedetto avrebbe compiuto 53 anni, la moglie dona defibrillatore al presidio sanitario

“Giacomo amava la vita e l’ha persa per un arresto cardiocircolatorio. Ecco perché, nel giorno del suo 53esimo compleanno, abbiamo ritenuto giusto ricordarlo con la donazione di uno strumento di primissimo intervento che può salvare proprio la vita”. Ester Vedova, moglie dell’onorevole Giacomo Di Benedetto, sindaco di Raffadali, morto prematuramente, lo scorso 12 luglio, questa mattina ha voluto consegnare un defibrillatore al presidio sanitario di Raffadali, dove opera il servizio di continuità assistenziale.

“Mi è venuto e ci è venuto spontaneo, dal profondo del cuore compiere questa azione – ha detto Ester Vedova – Giacomo sicuramente da lassù sarà contento, apprezzerà che il nostro impegno nel sociale continui, in linea con quelli che erano i suoi valori e la sua operosità, volto a migliorare la qualità della vita della comunità raffadalese e non solo. Per la verità, avrei preferito che questa donazione rimanesse nel recinto dell’intimità, ma le sensibilità dei dirigenti dell’Asp, che io ringrazio, hanno ritenuto che il messaggio è di quelli che vanno valorizzati e veicolati nel segno di una  solidarietà concreta che è destinata all’interesse generale. E quindi abbiamo accettato di rendere pubblico questo momento in cui si sono mescolati certamente sentimenti differenti ma legati da un unico filo: l’amore verso Giacomo, l’amore verso la vita”

Alla cerimonia, in un clima di grande e profonda commozione, hanno preso parte, oltre a familiari, amici e bimbi delle scuole, il responsabile del distretto sanitario, Giuseppe Amico, il responsabile locale della struttura, Randisi, il commissario straordinario del Comune di Raffadali, Lucio Guarino, e l’arciprete del paese, don Giuseppe Livatino, il quale ha dato la benedizione all’apparecchiatura dopo avere sottolineato la generosità, la disponibilità e la rettitudine morale di Giacomo Di Benedetto. Stessi concetti ripresi e sviluppati dal funzionario dell’Asp, il quale, in assenza del direttore generale Ficarra, impossibilitato ad essere presente per impegni pregressi, ha voluto fortemente ringraziare, in rappresentanza dell’Azienda Sanitaria di Agrigento, Ester Vedova e tutta la famiglia per il nobile gesto.

“E’ una donazione che apprezziamo molto – ha osservato Giuseppe Amico – il defibrillatore lo metteremo a disposizione dell’intera comunità raffadalese nel ricordo di Giacomo che si era parecchio speso per questo territorio. Adesso avvieremo dei corsi di formazione all’interno del presidio in modo che gli operatori siano nelle condizioni di utilizzarlo. Dopo di che ci rivolgeremo gli alunni del luogo per avviare dei momenti di conoscenza in ordine alle cose da fare in caso di emergenza”.

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