‘I giornalisti de La Sicilia sono vittime’

Gli interventi dei legali delle parti civili hanno caratterizzato l’udienza davanti al gup di Catania, Gaetana Bernabò Distefano, per la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, per concorso esterno all’associazione mafiosa.  

A sostegno della tesi dell’accusa hanno parlato gli avvocati Dario Pastore, per l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, e Goffredo D’Antona, per i due fratelli del commissario della polizia di Stato Beppe Montana, ucciso dalla mafia, Dario e Gerlando. Anche il legale di Sos Impresa si è associato alla richiesta della Procura.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 21 dicembre, con l’intervento del collegio di difesa. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti siciliani, Riccardo Arena, presente all’udienza, ha detto che “il procedimento riguarda Mario Ciancio come imprenditore e editore, ma non i giornalisti del suo giornale, alcuni dei quali sono stati anche vittime di un certo modo di operare”.

Arena ha osservato che “questo modo di fare giornalismo dovrà non essere valutato dai giudici, ma da organismi disciplinari” e quello dell’Ordine “è stato già allertato, e presto riceverà gli atti del processo”.

L’avvocato D’Antona ha ricostruito la mancata pubblicazione del necrologio sul quotidiano La Sicilia per la morte del poliziotto e ha anche evidenziato “la mancata costituzione come parte civile del Comune di Catania, che, certo oggi sarebbe politicamente in imbarazzo visto alcuni collegamenti, non illeciti, tra l’amministrazione e Mario Ciancio”.

Per uno dei legali dell’editore, l’avvocato Carmelo Peluso, le parti civili “hanno adottato soltanto una parte del processo che dà un quadro non completo della vicenda. E il nostro assistito è assolutamente indignato quando si parla di condizionamento al giornale La Sicilia. Lui, come direttore, e i giornalisti del suo quotidiano rivendicano, come sempre, autonomia e correttezza dell’informazione e avremo modo di dimostrarlo documentalmente e anche in modo appariscente nella prossima udienza, e mi dispiace che non sia pubblica”. La decisione del gup potrebbe arrivare qualche giorno prima di Natale.

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