SICILIA – Incendi, Crocetta respinge le critiche:”Nessun ritardo, via altri forestali”

Il governatore Rosario Crocetta ha respinto al mittente con fermezza la valanga di critiche e le richieste di dimissioni che gli sono piovute addosso per il modo in cui è stata gestita l’emergenza incendi che ha colpito  la Sicilia e annuncia altri licenziamenti tra i forestali.

“Ho convocato questa conferenza stampa – spiega il presidente della Regione a palazzo d’Orleans –  per fare un’operazione verità. E’ chiaro che questi incendi hanno fatto un danno all’immagine della Sicilia, creando panico e terrore e compromettendo i flussi turistici. Trovo assurdo dire cosa si e’ fatto e cosa non si e’ fatto. Quest’anno il piano antincendio in Sicilia è partito il 15 giugno, come prevede la legge. Non abbiamo avuto ritardi”.

Crocetta ha poi snocciolato i numeri del servizio antincendio: “I forestali sono stati 6.500 – ha detto – e i volontari 1000”.

E poi il governatore ha fornito anche i dati degli ettari di territorio andati in fumo nei giorni scorsi: “Sono stati bruciati 5.626 ettari di cui 3748 ettari di bosco e 1878 circa di superficie destinata a macchia mediterranea, è una prima ricognizione sommaria”.

Crocetta ha quindi annunciato “altri licenziamenti tra i forestali, non faremo sconti a nessuno, non
ci spaventiamo. Il popolo siciliano vuole pulizia” e annunciato “un appello alla cittadinanza: sindacati, lavoratori collaborino con amministrazione e forze dell’ordine e magistratura per identificare i criminali. I piromani sono come l’Isis. Il patrimonio boschivo della Sicilia è dei vostri figli, basta con i silenzi. Chi ha piste venga a parlare con me, può inviarmi anche messaggi anonimi. E’ il momento di reagire. Abbiamo bisogno di una nuova frontiera antimafia che mobiliti i nostri cittadini, serve una riscossa morale”.

Crocetta ha precisato però che occorre “stare attenti alla criminalizzazione generalizzata dei forestali, tra loro ci sono persone che amano la Sicilia e i criminali non possono offuscare queste immagine, ma anche stare in guardia dall’assoluzione generalizzata. Noi abbiamo 24 mila forestali: può essere mai che nessuno sa nulla degli incendi? Faccio un appello anche alle organizzazioni sindacali. Sicuramente non aprirò uno scontro con le parti sociali, e ho apprezzato che non hanno difeso quelli che ho licenziato, ma se hanno dei sospetti devono dirlo. Su 24 mila forestali ne abbiamo trovati circa 3 mila con alle spalle numerose condanne. E’ evidente che ogni caso è a sè: qualsiasi provvedimento che noi facciamo deve essere nel rispetto delle regole. Siamo partiti dai casi piu’ gravi, ma stiamo procedendo con altri controlli”.

Quindi il governatore siciliano si è detto certo che dietro agli incendi “ci sono interessi criminali che hanno bisogno di manovalanza. C’è il grande tema degli interessi della mafia ma anche l’attacco politico-mafioso. Se qualcuno in questi giorno a chiesto le miei dimissioni, significa che l’obiettivo non sono solo i boschi, ma c’è chi vuole vuole cavalcare la polemica addossando responsabilità al Governo. Noi dobbiamo dare una risposta e sarà più severa di quanto fatto fino a ora”.

E sull’ipotesi che gli incendi di questi giorni possano essere una reazione ai licenziamenti dei forestali, Crocetta ha detto: “E’ una pista che verificheremo fornendo alla Procura distrettuale antimafia l’elenco dei licenziati per un ulteriore verifica”.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *