MAFIA – Catturati i presunti boss di Canicattì e Camastra [Vd Tg ]

Ci sono due Mammasantissima di rilievo tra i cinque arrestati dal personale della Squadra Mobile di Agrigento, guidati da Giovanni Minardi. Sono Calogero Lillo Di Caro, autorevole esponente dei clan mafiosi di Canicattì, un passato di vita e giudiziario trascorso tra catture e scarcerazioni e Rosario Meli, 68 anni, detto “u puparu” di Camastra finito recentemente in carcere per detenzione e porto di armi.

Le indagini sono partite dalla vicenda del duplice omicidio di Giuseppe Condello, 41 anni, e Vincenzo Priolo, 27, entrambi di Palma. i cui cadaveri crivellati di colpi d’arma da fuoco vennero ritrovati nel 2012, all’interno di un pozzo sotto un cavalcavia di contrada Ciccobriglio, tra Campobello di Licata e Palma di Montechiaro. Da precisare che gli arrestati  nell’operazione “Vultur”, questo il nome della stessa, non rispondono di questo reato.

Gli investigatori hanno ricostruito attivita’ illecite e una serie di reati commessi fra Camastra e Canicatti’, “permettendo – ricostruisce la polizia di Stato – la cattura di elementi di spicco delle locali consorterie”. Sono state scoperte estorsioni ed armi tra cui mitra “Uzi” ed episodi di danneggiamento e pagamento del pizzo.

Lillo Di Caro appartiene alla storica famiglia di mafia di Canicattì e per gli inquirenti  ha rivestito cariche di alto rilievo negli organigrammi criminali di Cosa nostra.

Il suo nome comparve la prima volta in atti giudiziari già nel corso delle indagini che portarono all’operazione Santa Barbara del 1993. Nella sua agenda vennero trovati i nomi e i numeri di telefono, tra gli altri, di Pippo Calò e Nino Rotolo. Già condannato per associazione mafiosa, Di Caro nel corso della guerra di mafia degli anni 90 che contrappose Cosa nostra con la stidda, fu vittima di un gravissimo attentato. La stidda, proseguendo la sua opera di sterminio dei vecchi boss di Cosa nostra, decise di ucciderlo e l’agguato fallì solo per miracolo e grazie alla reazione dello stesso Di Caro che rispose al fuoco ferendo di striscio, a sua volta, uno degli attentatori. In quella circostanza i proiettili raggiunsero il vecchio boss di Canicattì ad un occhio. Ma riuscì a salvarsi.

Di Rosario Meli “u puparu” arrestato stanotte insieme al figlio, si ha traccia di una lunga biografia criminale. Negli anni 90 guidò la stidda di Camastra in sinergia con quella di Palma di Montechiaro. In passato ha scontato una condanna a 10 anni di carcere per associazione mafiosa ed è stato anche accusato di un omicidio venendo in questo caso assolto.

Oltre a Rosario Meli, il figlio Vincenzo e Lillo Di Caro sono stati arrestati anche Lillo Piombo, 51 anni e Angelo Prato, 78 anni (ai domiciliari) entrambi di Camastra.

I particolari dell’operazione che ha portato stanotte al fermo delle 5 persone sono state illustrate  in una conferenza stampa, in Questura, ad Agrigento, del capo della squadra Squadra Mobile Giovanni Minardi e del vice questore vicario Giuseppe Partitore .

Condividi
         
 
   

2 thoughts on “MAFIA – Catturati i presunti boss di Canicattì e Camastra [Vd Tg ]

  • 9 Luglio 2016 in 01:43
    Permalink

    copia..copia..Giangrè!!!!

  • 15 Luglio 2016 in 20:26
    Permalink

    Cumparieeeee troppo assai controlli. Vai a fare l’infermiere (oss) e non scassare la minchia alle persone. Guarda a casa tua e non ti prendere i pinsera per altri.

    N.B.: Le seguenti caselle di posta elettronica non sono disponibili o è impossibile trovarle: oss@libero.it. Ma lo sappiamo lo stesso chi sei

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *