AGRIGENTO – Rigettata la misura di prevenzione nei confronti di Marco Campione

I giudici della seconda sezione misura di prevenzione hanno rigettato tutte le richieste nei confronti dell’imprenditore Marco Campione. Secondo i giudici del Tribunale, Campione non è socialmente pericoloso e le sue attività imprenditoriali non hanno alcuna provenienza riconducibile alla criminalità organizzata.

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo aveva chiesto l’applicazione della sorveglianza speciale per tre anni e la confisca di tutte la aziende riconducibili all’amministratore delegato di Girgenti Acque sulla base di alcune indagini patrimoniali e non solo. All’origine della richiesta ci sarebbero anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra i quali Maurizio Di Gati, ex capo di Cosa Nostra provinciale, che aveva dichiarato: “Marco Campione era l’imprenditore vicino a me ed era abbastanza favorevole per i progetti che c’erano in quel momento dal movimento terra, alle condotte idriche, al gas, a noi ci interessavano l’entroterra, le condotte idriche, dove c’era da guadagnare più soldi».

“Sono stati esaminati tutti i verbali dei collaboratori di giustizia dal 2006 al 2016 – replica il suo difensore, l’avvocato Lillo Fiorello – nonché tutti i vecchi procedimenti a partire dagli anni 90. Il risultato è che non è stato trovato nessun elemento utile a sostenere una misura di prevenzione. La sua attività imprenditoriale è stata vagliata interamente ed è stato escluso ogni sospetto”.

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