CANICATTI’ – “Morte sul lavoro e menzogne”, chiesti rinvii a giudizio

La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il pubblico ministero Andrea Maggioni, ha chiesto il rinvio a giudizio di 5 imputati di Canicattì. Si tratta di Maria Grazia Cuva, 52 anni, Antonio Ferraro, 55 anni, Roberto Lauricella Donisi, 47 anni, Giovanni Garlisi, 36 anni, e Gioacchino Caracciolo, 40 anni, che rispondono, a vario titolo, di omicidio colposo, simulazione di reato, favoreggiamento personale, abusivismo edilizio e violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. L’udienza preliminare è in calendario il prossimo 3 aprile. Secondo la Procura agrigentina, la morte sul lavoro di un operaio, Giuseppe Gioacchino Bordonaro, 52 anni, sarebbe stata nascosta perchè Garlisi, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori relativi ad un manufatto abusivo, avrebbe raccontato ai medici dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì di avere investito col proprio furgone Bordonaro, che sarebbe stato a lavoro in nero, colto in strada a raccogliere erbacce.

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