PALERMO – Caso Ciapi, in appello ridotti risarcimenti dalla Corte dei Conti

I giudici d’appello della Corte dei Conti (presidente Giovanni Coppola e consiglieri Vincenzo Lo Presti, Anna Luisa Carra, Tommaso Brancato e Valter Del Rosario) hanno stabilito una riduzione sul risarcimento danni per alcuni burocrati coinvolti nel caso Ciapi e del progetto di orientamento professionale Coorap finito nell’inchiesta su Faustino Giacchetto. Un consistente sconto i giudici lo hanno stabilito per Rino Lo Nigro, l’ex dirigente dell’Agenzia per l’impiego, difeso dall’avvocato Massimiliano Mangano. La sentenza di secondo grado aveva stabilito per il dirigente un risarcimento di un milione e 63 mila euro.

Adesso nel procedimento di revisione i giudici hanno accolto in parte il ricorso e ridotto la somma da restituire per Lo Nigro a 570 mila euro. Per gli altri burocrati si tratta di qualche sforbiciata. Così per il direttore del progetto Calogero Bongiorno che passa da un milione e 63mila a un milione e 7mila, per la dirigente regionale Daniela Avila da 598 a 522mila euro e per i funzionari Giuseppe Bonadonna e Rosario Candela, e la riduzione del risarcimento è da 598 a 522mila euro. Nel 2009 il progetto finanziato con sette milioni di euro alla fine ne costo oltre il doppio 15 milioni. Il Coorap finì sotto la lente dell’Olaf, l’ufficio europeo che indaga sulle frodi. 

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