GELA – Droga e attentati incendiari, 12 arresti , 5 sono baby criminali [VD TG]

Il quartiere Sant’Ippolito era “cosa loro”.

In via Lecce, ma anche nel quartiere San Giacomo, la banda dedita a furti, spaccio e persino incendi d’auto, avevano stabilito il loro quartier generale. Lo hanno sottolineato nella conferenza stampa in commissariato magistrati e poliziotti che hanno dato vita all’operazione Praesidium. Tre sono finiti in carcere, 4 ai domiciliari mentre 5 sono i minori coinvolti.

E non è un caso che il blitz sia stato effettuato stamane, nel 25esimo anniversario della morte di Falcone, della moglie e della sua scorta.

Le indagini sono partite nel luglio 2016 . Si è agito in un clima di assoluta omertà. Sono 33 i capi di imputazione, 16 i furti contestati. Ritenevano di essere impuniti. I furti venivano commessi anche al mattino. Nessuno ha parlato. Tutti vedevano”.

Il punto di riferimento era l’abitazione di Giovanni Canotto in via Lecce.                      

La refurtiva veniva scaricata sotto gli occhi di tutti a Sant’Ippolito. Viene citato l’episodio di un televisore di 42 pollici scaricato alle 9 a casa di Canotto e consegnato poco dopo al ricettatore. Dopo i furti, si radunavano tutti nei pressi dell’abitazione di Canotto.

“In alcuni casi di furto – ha continuato il procuratore Asaro – intimorivano i proprietari che non dovevano denunciare. Hanno dato alle fiamme le auto di commercianti che si erano permessi di fornire le immagini dei sistemi di videosorveglianza”

Sono 6 invece gli episodi di spaccio ricostruiti. Le indagini hanno condotto al quartiere San Giacomo, dove avveniva il traffico di sostanze stupefacenti gestito dagli arrestati, con la cessione di hashish, marijuana e cocaina. 

Questi i nomi degli arrestati nell’ambito del blitz Praesidium.

Ordinanza di custodia cautelare per  Giovanni Canotto, Giuseppe Giaquinta, Carmelo Meroni, Maurizio Smorta, Antonio Fusco, Niculai Cozma, Paolo Melilli  e cinque minori.

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