CANICATTI’ – L’omicidio di Marco Vinci. La condanna e l’appello della Chiesa: “Tutti alla processione”

“Ancora una volta le strade di Canicattì sono macchiate di sangue siamo
profondamente addolorati, dispiaciuti, amareggiati di questa barbarie
così inumana. Non è possibile non è concepibile che un fratello alzi la
mano contro un altro fratello. Si ripete ancora la storia di Caino e
Abele”. Don Giuseppe Argento, vicario foraneo di Canicattì, a nome del
clero cittadino, condanna l’omicidio del giovane Marco Vinci, ucciso a
coltellate, stanotte, in piazza Dante, e invita tutti i canicattinesi a
partecipare, stasera, alla processione del Corpus Domini, per unirsi in
preghiera per la città.

“Siamo profondamente colpiti e dispiaciuti che un ragazzo così giovane
abbia perduto la vita per mano di un altro giovane – aggiunge il
sacerdote – Condanniamo, condanniamo questo delitto. Nessuno può alzare
la mano contro un altro fratello. La messa e la processione di oggi
saranno processioni penitenziali perché il Signore liberi la nostra
città dal male, perché il Signore liberi le nostre famiglie dal male,
che il Signore rintenerisca il cuore dei giovani e che possano ritornare
a Lui perché lontani da Dio non c’è serenità, non c’è pace.
Allontanandoci da Dio entra nel cuore dell’uomo il non Dio, cioè –
spiega padre Argento – tutte quelle cattiverie che possano esistere
sulla faccia della terra”.

Un appello quindi ai cittadini di Canicattì affinché in massa possano
dare testimonianza. La messa, nel giorno della festa del Corpo e Sangue
di Gesù, sarà celebrata alle 19, in chiesa Madre. Al termine della
funzione, in processione si raggiungerà la parrocchia San Biagio,
passando da via Marconi, piazza IV Novembre, via Capitano Ippolito, via
Rosolino Pilo e via Verdi.

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