PALERMO – Omicidio dell’Arenella, migliorano le condizioni del ferito: dichiarazioni spontanee della 20 enne fermata

Muove tutti e quattro gli arti, la prognosi è ancora riservata ma secondo i medici «non è più in imminente pericolo di vita». Arrivano buone notizie dall’ospedale Villa Sofia sulle condizioni di Giuseppe Bua, il fratello di Leonardo, ucciso sabato nel quartiere dell’Arenella al culmine di una lite. L’uomo è ricoverato nel reparto di rianimazione, con dei miglioramenti lenti ma che comunque fanno ben sperare sul suo recupero, definito dagli stessi sanitari «confortante».

Intanto, la 20enne accusata dell’omicidio , Alessandra Ballarò, ha reso dichiarazioni spontanee davanti al Gip del Tribunale di Palermo.

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«Ho avuto paura che i Bua ammazzassero me e le mie sorelle, ma soprattutto mio padre. Sono le uniche persone che mi sono rimaste».

Così, ha spiegato al gip Maria Cristina Sala le ultime fasi della lite che ha portato – sabato scorso – all’omicidio di Leonardo Bua e al ferimento del fratello, colpito ad un fianco, che è ancora in rianimazione in coma farmacologico.

A sparare, con una pistola non ancora ritrovata, sarebbe stata la Ballarò che ha spiegato,cosa è accaduto sabato e nei mesi precedenti.

«Sono disperata e pentita, ma non si può tornare indietro. Questa tragedia mi ha distrutto», ha aggiunto.

Tra le due famiglie i dissidi per questioni economiche hanno radici lontane. Alessandra Ballarò, assistita dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, ha raccontato al gip e al pm Amelia Luise che già a febbraio scorso i Ballarò avevano trovato le ruote dell’auto tagliate e il parabrezza rotto. Qualche tempo dopo il fratello era stato picchiato e la famiglia aveva fatto una denuncia contro ignoti.

Successivamente due colpi di pistola sarebbero stati sparati a maggio scorso contro l’abitazione della famiglia di piazzetta Caruso e da allora la tensione è salita fino a esplodere sabato scorso quando Alessandra Ballarò ha sparato. «Mio padre è stato preso a schiaffi – ha raccontato Alessandra Ballarò – e poi i Bua hanno preso degli attrezzi, tra cui un bastone, da una moto ape». In quel momento la ragazza avrebbe deciso di agire.

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