AGRIGENTO – Il sindaco Martello colto da infarto. La riflessione del dottor Caramanno

E’ opportuna una riflessione, peraltro molto qualificata, perché ad opera del primario di Emodinamica all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, Giuseppe Caramanno. Perché il sindaco Martello è stato soccorso a Palermo e non ad Agrigento dove vi è un centro emodinamico tra i più avanzati ed efficienti in Sicilia? Il trasferimento del paziente a Palermo ritarda almeno di un’ora il soccorso all’infartuato, aggravando le conseguenze del malore. E Giuseppe Caramanno afferma: “Premesso che l’Emodinamica di Agrigento, nel 2016, è stata la prima in Sicilia nel trattamento dell’infarto miocardico acuto con 302 procedure di angioplastica, è opportuno ricordare che il 118 deve trasferire i casi con tale grave patologia nel centro di Emodinamica più vicino. E quindi i pazienti di Lampedusa devono ricorrere inevitabilmente all’ospedale di Agrigento. Prima il paziente arriva in sala operatoria e migliore sarà la prognosi perché il tempo è muscolo. Non comprendo, pertanto, nel caso in questione, la decisione dei medici di trasferire l’infartuato all’ospedale Ingrassia di Palermo, ritardando di circa un’ora la procedura di riapertura dell’arteria e vanificando, di fatto, in buona parte, il salvataggio del muscolo cardiaco. La cosiddetta ‘rete dell’infarto’ ha lo scopo di inviare i pazienti infartuati prima possibile nei centri di emodinamica, perché in tal modo si riesce a salvare quanto più miocardio possibile migliorando sensibilmente la sopravvivenza”.

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