Il cellulare di un piemontese per errore nella fiction su Rosy Abate

Un telefono che squilla senza sosta. Una notte da incubo per una giovane coppia di Domodossola.

Potrebbe sembrare una fiction, invece è la realtà. Domenica scorssa, subito dopo la messa in onda della prima puntata di “Rosy Abate”, serie tv di Canale 5 con Giulia Michelini, un telefono ha iniziato a squillare senza dare tregua ai suoi legittimi proprietari. Semplice casualità?

Nell’episodio trasmesso quella sera, in una scena, un criminale lasciava un bigliettino alla protagonista, con su scritto un numero di telefono. Vero.“Quel numero esiste ed è di mio marito – ha spiegato la signora di Domodossola -. Da ieri sera persone sconosciute ci stanno tempestando di telefonate, fino alle 4 di notte e di nuovo stamattina, per chiederci se siamo parenti di Rosy Abate, qualcuno ci dà dei mafiosi e c’è chi ci ha perfino minacciati“.

“All’inizio pensavo che si trattasse di uno scherzo di amici – ha affermato la donna -, poi il cellulare non smetteva di suonare e ho capito che era uno spiacevole episodio, che ha preso una brutta piega”.

La donna ha raccontato di aver parlato con la gente più assurda: “Come puoi pensare che un numero dato in tv in una fiction corrisponda a qualcuno di reale, e pensare di chiamare davvero quel qualcuno, per insultarlo e dirgli che è un mafioso?”. Un uomo al telefono avrebbe detto alla signora: “Rosy Abate non fai paura a nessuno, vengo lì e ti ammazzo“.

I due coniugi, spaventati, ora stanno pensando di denunciare tutto ai carabinieri. “Non è possibile che una produzione tv non controlli se i numeri sono veri. La nostra privacy è stata violata”.

 

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