PALMA DI MONTECHIARO – Agguato contro il cognato per relazione sgradita, la difesa: “Ha sparato per difendersi”

“Ha sparato solo per legittima difesa perchè il cognato, come hanno detto i periti balistici, aveva allungato la mano per prendere una pistola dal cruscotto dell’auto o, quantomeno, questo era stato il suo timore”. 

L’avvocato Giovanni Castronovo ha aperto le arringhe difensive al processo nei confronti di Luigi Bracco, 62 anni e del figlio Giuseppe, 33, palmesi, rispettivamente suocero e cognato di Epifanio Cammarata che i due imputati avrebbero tentato di uccidere perché mai accettato nella famiglia, sparandogli mentre si trovava a bordo della sua auto. 

Il pm Carlo Cinque aveva chiesto sedici anni di reclusione per il padre e 9 anni per il figlio. Castronovo ha discusso per quest’ultimo. “Giuseppe Bracco – ha detto – è intervenuto solo perchè il cognato e il padre stavano avendo una discussione molto antipatica, gli ha sparato alla mano perchè a sua volta aveva allungato il braccio per prendere la pistola nel cruscotto e, quindi, siamo in presenza della scriminante della legittima difesa. In ogni caso se avesse voluto lo avrebbe colpito in un organo vitale perchè ha una licenza e sa maneggiare le armi”. 

Le arringhe difensive continuano il 21 dicembre.

 

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *