LICATA – Per compensare un debito di droga pretendono la cessione di un terreno. Due canicattinesi in manette per tentata estorsione.

Non poteva più resistere alla paura di poter subire eventuali ritorsioni e così ha deciso di raccontare la sua storia ai Carabinieri. Un 48 enne, licatese, temendo per la propria incolumità, ha deciso di varcare il portone della caserma dell’Arma, descrivendo ai militari la vicenda in cui era rimasto coinvolto.

Ed infatti la vittima si era infilata proprio in una brutta situazione. Aveva acquistato, a credito, varie “dosi di cocaina”, per un valore complessivo di circa 2.000 euro ma non era più riuscito a pagare il “debito” contratto con i suoi fornitori, due uomini, un 39enne ed un 43enne di Canicattì.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, compresa la gravità della situazione e considerato lo spessore criminale dei soggetti coinvolti, hanno fatto immediatamente scattare le indagini, sin da subito coordinate dal Pubblico Ministero della Procura Repubblica di Agrigento, D.ssa Andreoli, raccogliendo tutti gli elementi probatori necessari a chiarire la dinamica dei fatti. In particolare, i militari dell’Arma, con intercettazioni e pedinamenti, sono riusciti a documentare anche gli incontri e le richieste estorsive avanzate dai due soggetti, i quali erano perfino arrivati a pretendere la cessione di un terreno agricolo di proprietà della vittima del valore di circa 12.000 euro, a fronte del debito di 2.000 euro. La triste storia, all’alba di oggi, ha avuto il suo epilogo.

Su ordine del GIP del Tribunale di Agrigento, con l’accusa di “Tentata Estosione”, i Carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di AMATO Michele, 43 enne e CHIAZZA Antonino, 48 enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti soggetti molto pericolosi. I due sono stati associati alla Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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