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10 braccianti agricoli sorpresi a lavorare “in nero” nei campi dai Carabinieri

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Licata e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, nell’ambito di un piano di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno del “lavoro Nero” nel settore dell’agricoltura, hanno concluso delle operazioni di ispezione presso 3 imprese agricole dislocate nel territorio dei comuni di Licata e Campobello di Licata, contestando la presenza di ben 10 braccianti agricoli sprovvisti di un regolare contratto di assunzione. In particolare, nel corso dei controlli amministrativi volti ad accertare il rispetto delle normative in vigore in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, sorprendevano in tutto ben 10 braccianti agricoli assunti “in nero” nei campi, tra cui vi erano anche due cittadini albanesi sprovvisti di un regolare permesso di soggiorno. Al termine degli accertamenti amministrativi, nei confronti dei titolari delle aziende agricole sono state elevate numerose sanzioni amministrative per importo complessivo di circa 63.000 Euro ed è stata disposta la sospensione di 3 attività imprenditoriali. Inoltre un datore di lavoro è stato deferito alla Procura della Repubblica di Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per i due braccianti agricoli albanesi, accompagnati successivamente presso il centro di identificazione ed espulsione di Pian del Lago (Caltanissetta).

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