16,58. Il silenzio di Palermo per i morti di via D’Amelio

E’ domenica come 23 anni fa in via D’Amelio. Ma la strada non è deserta e assolata come quella che accolse le tre auto con Paolo Borsellino e la sua scorta. Un palco, bandiere, colori e tanta gente aspettano il minuto, le 16 e 58 in cui l’auto bomba spazzò via il giudice e i cinque agenti che lo proteggevano Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Agostino Catalano. In via D’Amelio ,anche i pm Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia, i magistrati che indagano sulla trattativa Stato-mafia, il sindaco di Messina, Renato Accorinti e quello di Palermo Leoluca Orlando. Sul palco si alternano le testimonianze dei familiari delle vittime di mafia e le lettere lette dai poliziotti del Siap del reparto scorte e della squadra mobile idealmente indirizzate ai colleghi uccisi dalle stragi di mafia. A intervenire sono anche Luciano Traina e Brizio Montinaro, fratelli degli agenti Claudio Traina e Antonio Montinaro uccisi, rispettivamente, nelle stragi di via D’Amelio e Capaci. Il minuto di silenzio è stato osservato alle 16.58, quindi l’inno di Mameli.

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