A giudizio il cognato del procuratore Messineo

Il gup di Palermo Nicola Aiello ha rinviato a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di veicoli rubati Sergio Sacco, imprenditore, cognato del procuratore di Palermo Francesco Messineo.

Nell’inchiesta erano coinvolte altre sette persone che hanno scelto il rito abbreviato. Il dibattimento a carico di Sacco si aprirà il 19 dicembre davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo.

Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe ricettato due trattori rubati da un’organizzazione criminale legata alla cosca dei Vitale di Partinico: e proprio il coinvolgimento del clan aveva inizialmente indotto i pm a contestare a Sacco l’aggravante mafiosa successivamente venuta meno.

L’inchiesta sull’imprenditore, dopo l’astensione del procuratore, che comunque non ha rapporti col cognato da anni, è stata affidata al capo dei pm nisseni Sergio Lari. L’accusa in giudizio era rappresentata dal sostituto sostituto Lia Sava che ha chiesto le condanne dei sette imputati processati in abbreviato.

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