A Lagalla è arrivato anche l’endorsement di Musumeci

Lascia la giunta Musumeci ma non l’Ars, Roberto Lagalla che ha deciso di candidarsi a sindaco di Palermo.

L’ormai ex assessore regionale all’Istruzione ha rassegnato le dimissioni nelle mani del governatore Nello Musumeci (che reggerà ad interim l’assessorato per un po’ prima di designare un successore) e ha ribadito il suo impegno politico per guidare il capoluogo siciliano: «Spero che i partiti decidano presto per arrivare ad una auspicata riunificazione del centrodestra. Mi impegnerò in campagna elettorale e proseguirò la mia attività parlamentare».

«Lascio un assessorato in condizioni migliori di come non fosse nel 2017 – ha detto Lagalla ai giornalisti -. Abbiamo speso tutte le risorse a nostra disposizione, abbiamo la necessità di acquisire fondi nuovi per assicurare spese in continuità».

A Lagalla è arrivato anche l’endorsement di Musumeci. “Lagalla ha auspicato un chiarimento del panorama politico, io sono uno dei fondatori di DiventeràBellissima ma non sono il coordinatore, spetta alla cabina di regia del coordinamento del movimento e alle altre forze politiche trovare una sintesi: mi auguro la più vicina possibile.

La Sicilia è centrodestra nella sua comunità nella pubblica opinione, non tenere conto di questo da parte delle forze politiche diventerebbe un suicidio.

Spero che tutte le forze politiche trovino convergenza sul candidato che si riterrà il migliore”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ai cronisti nel corso della conferenza stampa a Palermo in cui l’assessore regionale alla pubblica istruzione Roberto Lagalla ha formalizzato le sue dimissioni per candidarsi a sindaco di Palermo.

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