A Racalmuto c’è un antenna che desta non poche preoccupazioni

Una cittadina racalmutese ,Adele Troisi, ci invia un articolo che ha scritto per porre l’attenzione sul ripetitore di telefonia mobile che è  stato impiantato da pochi giorni a Racalmuto proprio accanto alle scuole elementari .

Da qualche giorno a Racalmuto  in contrada Bovo svetta un torrione argenteo .  Sorto nella notte del 29 dicembre , regalo di fine anno per tutta la cittadinanza. Nessuno l’ha voluta, nessuno l’ha autorizzata, forse ce l’hanno lasciata gli elfi di Babbo Natale! 

Peccato che la suddetta torre altro non sia che un’antenna ripetitore di telefonia che tra non molto irradierà di campi magnetici il quartiere più popoloso di Racalmuto e  la cittadina intera. Già, il quartiere dove ci sono più bimbi e dove sorgono le scuole Elementari del plesso Marco Antonio Alaimo. 

A questo punto, penso che tutti immaginino che ci sia stata una levata di scudi, una sommossa popolare, una raccolta di firme, dei sit-in…. Ma si può impiantare un’antenna in un quartiere dove ci sono bambini , anziani, portatori di apparecchi acustici e defibrillatori? No, direte voi , è una vergogna! Si, vi dico io, se vale la regola del silenzio-assenso , tutto è possibile! Se tu non protesti , perché dovrei preoccuparmi? Che importa se il campo magnetico andrà ad interferire con l’attività elettrica del cuore dei cittadini, potrà provocare emicranie e fibrillazioni o disturbare la ricezione degli apparecchi acustici, quando possiamo rimpinguare il conto in banca? Ahimè, come sempre si tratta di soldi ! “Money makes the world go round “ cantava Liza Minnelli, “but it does not save our life”, aggiungerei ( i soldi fanno girare il mondo, ma non salvano la vita)

Ci sono dei limiti ben precisi all’ingordigia ed alla brama di denaro e questi limiti sono delineati dalla tutela della salute di una comunità intera che DEVE essere la preoccupazione principale di chi ci governa. Mi auguro per la salute di noi tutti , che”  nel paese della ragione”ci sia ancora qualcuno disposto a ragionare ed a tutelare e proteggere la salute dei suoi concittadini. Una goccia da sola non fa il mare ma tante gocce fanno l’oceano , così le voci di tutti i cittadini  insieme uniti ad esprimere il proprio no, possono diventare un tuono contro uno spregevole abuso. 

Articolo di Adele Troisi che noi ovviamente condividiamo. Le sue preoccupazioni sono quelle di tutti noi cittadini racalmutesi.

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