ACQUA – Mezza provincia di Agrigento in ginocchio [VIDEO]

di Nicolò Giangreco

Trionfalisimi a destra trionfalismi a sinistra, ma c’è un dato di fatto: novembre 2015, manca l’acqua in diversi comuni della provincia di Agrigento. O meglio ancora, per essere più chiari, l’acqua c’è, ma trattasi di acqua con presenza di escherichia coli, traducendo come giusto che sia per far comprendere a tutti: nell’acqua scorre la merda. Il livello di presenza del batterio , stando ad alcune indiscrezioni , sarebbe comunque fuori norma, ma all’interno da valori “limite”. Quindi, la già costosa acqua che paghiamo profumatamente non va usata, bisogna assolutamente tenere chiusi, per il momento i rubinetti, cosi come ordinato dal Sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha appena firmato l’ ordinanza sindacale numero 181 che vieta il consumo di acqua a fini alimentari .Si perché questo batterio può trasmettere la Salmonella e problemi intestinali e non preclude la possibilità di utilizzare l’acqua per scopi non potabili( ad esempio lavarsi), per quanto è sconsigliato l’uso in qualunque caso sia prevista un’ingestione ( tra queste possibilità anche lavare i piatti). L’acqua può essere quindi usata per cucinare, se bollita, o per lavare le verdure solo se messa in ammollo per non meno di 20 minuti con la presenza di disinfettanti. Più lunga, e complessa, sarebbe invece la lista di procedure da seguire in caso dell’accertamento della presenza del batterio rispetto alla bonifica delle vasche di accumulo e i recipienti dei cittadini. Tutto questo, ha messo in ginocchio mezza provincia di Agrigento, come se non bastasse, già tartassati dalla congiuntura economica che ha colpito soltanto gli onesti cittadini, perché il disonesto sopravvive ancora benissimo grazie alle cialtronerie messe in campo quotidianamente agli intenditori poche parole. E allora, ecco scattare soprattutto nei comuni di Campobello di Licata, Canicattì e Ravanusa dove la situazione si è resa difficile, la corsa ai supermercati alla ricerca di acqua potabile anche per potersi lavare. Ecco, per chi non l’avesse ancora capito, siamo ridotti male, e fa ancora più male vedere l’apatia di tutti : rassegnati e sconfitti. Un paese di falsi moralisti, di buonisti a prescindere, di personaggi che con sfrontatezza esemplare si mettono, dietro lauti compensi, a far corretta e democratica satira soprattutto in tv, ove spesso, per rendere maggiormente incisivi i loro concetti, devono far ricorso a parole scurrili. Bene, alla fine del 2015 alle soglie del 2016, a prescindere dalla crisi idrica possiamo dire “L’Italia è diventato un paese da terzo mondo“. La logica delle politiche economiche di questi signori, politiche che devono essere rovesciate come un guanto: per uscire dalla crisi occorre ridistribuire il reddito,il lavoro e adesso anche l’acqua,

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