Acqua no, ponte si. Ma quando…

di Nicolò Giangreco

Con estremo ritardo, visto che la crisi idrica è iniziata due settimane fa, sembra finalmente essersi messa in moto la macchina di aiuto nazionale. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 2 milioni, che vanno ad aggiungersi al milione previsto dalla Regione per la grave situazione idrica a Messina e provincia. E dire che gli ultimi due anni sono trascorsi con la stessa colonna sonora, “l’acqua pubblica”, per partorire poi la tanto sospirata riforma regionale, subito dopo però impugnata dal Consiglio dei Ministri. Ma nelle ultime settimane, in casa Mamma Regione, si è pensato più a far nascere il Crocetta- quater, non accorgendosi della situazione catastrofica del territorio siciliano. Le strade che crollano, gli acquedotti che smettono di fare il loro mestiere. Emergenze, forse, sottovalutate, perché la priorità è quella di lavorare sul quarto governo Crocetta. Ah, manca ancora un assessore. Dunque, la Sicilia una regione al collasso, sull’orlo del fallimento , e ora, anche senz’acqua. Ma nei giorni della crisi a Messina , in maniera al quanto paradossale si riparla della grande opera. Il Premier Renzi, si è ricordato che esistiamo ancora e rilancia il ponte sullo Stretto, ma fa anche capire che non sarà realizzata tanto presto. Menomale viva la sincerità. Ma si guarda le spalle, prima di discuterne, sistemiamo l’acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche. Investiamo 2 miliardi nei prossimi 5 anni in Sicilia per le Strade e le ferrovie. E poi faremo anche il ponte, e i soldi non li faremo spendere ai soliti. Ma in tanti si chiederanno adesso, ma come “ acqua no, ponte si”, come rievocare un vecchio porverbio siciliano”Camminari no… curriri si”. Il ponte di Messina “ si farà di certo, il problema è quando” e se lo chiede lo stesso premier Renzi.  Ecco quando… il qua qua quando che si è chiesto a lungo anche il noto Francesco Baccini .