AGRIGENTO – La Tac del San Giovanni di Dio non riparte. Il commissario Messina in replica a Firetto

Niente da fare. La Tac dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento- l’unica della struttura- non riparte. Ieri, è stato un pezzo che fa muovere il lettino a guastarsi. “Il lettino si muove in verticale, ma non in orizzontale”, ha spiegato il commissario straordinario dell’Asp 1 , Salvatore Messina. Adesso son ben 17 i giorni da quando s’è guastata. Il problema, adesso, è al marchingegno che fa muovere il lettino della strumentazione. E la tensione cresce. Sempre ieri. I familiari di un paziente che stava male, pretendendo che venisse eseguita la Tac, hanno aggredito un medico in servizio al Pronto Soccorso. E’ dovuta intervenire la Polizia. Ma il clima di tensione è cresciuto anche tra gli stessi operatori sanitari che, certamente non hanno colpe, per quello che sta succedendo nella struttura dove lavorano.

Sempre il commissario Salvatore Messina con riferimento alle dichiarazioni dell’Onorevole Firetto in merito alle giustificazioni fornite da questa amministrazione e considerate palesemente insipienti,  rassicura di comprendere appieno le questioni da governare e precisa che non considera normale il trasferimento di un paziente ad altro presidio ospedaliero in caso di guasto delle apparecchiature tecnologiche, lo considera semmai necessario ed indispensabile per garantire al paziente stesso l’assistenza sanitaria di cui ha bisogno. Non ritiene, ancora normale non “approntare preventivamente misure di protezione gestionali o contrattuali che assicurino la continuità di un servizio essenziale…” Tant’è che con deliberazione n. 3429 del 08/08/2013 ha affidato alla GE Medical Sistem Italia SpA di Milano il servizio triennale di manutenzione full risk su apparecchiature radiologiche di marca GE health care in uso presso i presidi ospedalieri della Asp di Agrigento ed a seguito di tale aggiudicazione sono stati effettuati sulla TAC dell’ospedale “San Giovanni di Dio” n. 4 interventi di manutenzione ordinaria, l’ultimo dei quali il 21 novembre scorso e n. 13 interventi di manutenzione straordinaria. L’azienda, ribadisce ancora Salvatore Messina, però, non può prevedere l’imponderabile nè rispondere di un’apparecchiatura che sicuramente è vetusta e sottoposta ad un sovraccarico di lavoro. Questi i fatti susseguiti nell’ultimo periodo. Tutto il resto per Messina rappresentano inutili strumentalizzazioni che minano la fiducia dell’utenza nei confronti del servizio sanitario pubblico della provincia di Agrigento.

E’ stata contattata, ancora una volta, la casa madre che è in Francia e oggi alle ore 11 i pezzi saranno all’aeroporto di Palermo. Ad Agrigento si provvederà alla loro sostituzione, conclude Messina.

 

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