AGRIGENTO – “Appropriazione indebita”, assolto l’ex re dei supermercati

Assoluzione perché il fatto non sussiste”. Secondo il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Sabrina Bazzano, l’imprenditore Giuseppe Burgio, 54 anni, coinvolto anche in una maxi inchiesta per il crack delle sue imprese, non si appropriò dei soldi destinati a una finanziaria ma semplicemente, come sostenuto dallo stesso imputato, non pagò perché la società stava per fallire e non era nelle condizioni di farlo.

La vicenda risale a otto anni fa. Burgio, definito un tempo il “re dei supermercati” e adesso detenuto, prima in carcere e adesso ai domiciliari da un anno e mezzo, con l’accusa di avere provocato una bancarotta da 50 milioni di euro, era stato denunciato da una dipendente della Ingross. L’impiegata di uno dei supermercati del suo gruppo, che prima di fallire operava con decine di punti vendita sparsi per la Sicilia, denunciò una presunta sottrazione di fondi – circa 2.500 euro – da parte del titolare della società. La donna, in particolare, aveva subito la cessione del quinto dello stipendio da una società finanziaria.

Questa somma, attorno al 2010, non sarebbe stata più versata e, secondo la sua versione, sarebbe finita nelle tasche di Burgio.

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