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AGRIGENTO – Armao incontra la Commissione Istruzione per il Cupa [Vd Tg]

Dopo essere stato ricomposto, il Consiglio di amministrazione del Polo universitario di Agrigento si è insediato lo scorso 19 luglio, ed è a lavoro interloquendo anche con le forze sociali e politiche locali nell’ ambito del tracciato da intraprendere per recuperare le sorti didattiche e finanziarie del Polo universitario agrigentino. L’ incontro con i sindacati, tra Cgil, Cisl e Uil, risale allo scorso 28 luglio. Adesso invece il presidente Armao ha accolto l’ invito e ha ricevuto la Commissione consiliare Pubblica Istruzione del Comune di Agrigento, presieduta dal consigliere Pasquale Spataro che riferisce : “E’ stato un incontro franco, propositivo ed istituzionalmente proficuo”. “Il presidente Armao – aggiunge Spataro – si è mostrato subito disponibile e pronto al dialogo con le istituzioni locali, e si è detto favorevole a mantenere un rapporto costante di collaborazione con la Commissione sugli argomenti che coinvolgono il territorio in tema di formazione”. Nel corso della riunione, l’ avvocato Armao si è dichiarato disponibile ad intervenire più compiutamente in Consiglio comunale in occasione di una seduta appositamente dedicata. E poi, ancora il presidente della Commissione Istruzione, Spataro, si sofferma sui progetti coltivati dal nuovo Consiglio di amministrazione del Polo Universitario, e spiega : “Le priorità del presidente Armao sono legate all’aspetto economico – finanziario, che certamente, soprattutto a causa del recesso dell’ ex Provincia, non è in salute. Quindi la revisione dei costi e il contenimento della spesa saranno una tappa obbligata. In altre province siciliane, gli attuali Liberi consorzi, quindi le ex Province, sono ancora dentro, mentre ad Agrigento non si comprende perché vi è stato il disimpegno totale da parte dell’ ex Provincia. Per quanto riguarda l’ offerta formativa, Armao ci ha assicurato che saranno attivati dei corsi di alta formazione, attraverso l’intercettazione di fondi europei. Inoltre, nell’ ambito del ragionamento ormai in uno stadio avanzato che è quello di tagliare il cordone ombelicale con l’Ateneo di Palermo, si lavorerà per far partire nuovi indirizzi di studio che abbiano un concreto sfogo occupazionale e una maggiore aderenza con quelle che sono le potenzialità e le risorse del territorio agrigentino”.

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