AGRIGENTO – CATTEDRALE, l’eterna abbandonata

DI NICOLO’ GIANGRECO

Con un mese di anticipo, con tanto di comunicato stampa diffuso in redazione il 13 agosto 2014 alle ore 11.59, il commissario straordinario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, annunciava di aver programmato per oggi, martedi 9 settembre un incontro conoscitivo sulla messa in sicurezza della Cattedrale e del costone nord della città. E allora, un buon giornalista, un grazioso direttore di testata che fa? Conserva quella email nel suo archivio, prende penna, lo appunta nella sua agenda e come se non bastasse lo digita anche sul note book del suo tablet. Dal 13 agosto al 9 settembre c’è un mese esatto, con le ferie ancora da fare, può pure succedere che “l’importante appuntamento” possa essere dimenticato. Oggi, 9 settembre, siamo ancora lucidi, riusciamo a ricordarci dell’evento che, nel frattempo , la scorsa settimana è stato ricordato anche da un articolo sul Giornale di Sicilia, e da noi stessi annunciato durante la trasmissione “ A tu per tu” con ospite il consigliere Alessandro Patti. Cosi, puntuali ci rechiamo al Municipio di Agrigento, nella sala della giunta comunale. Ma qui, c’è una sgradita sorpresa per i giornalisti: non si possono effettuare interviste ma viene solamente consentito agli operatori di ripresa di filmare un paio di minuti di immagini.. Non è dato sapere sull’evolversi dell’incontro annunciato un mese prima come “l’evento dell’anno”.

Anzi, nel frattempo abbiamo anche appreso che lo stanziamento di 22 milioni di euro per la messa in sicurezza del colle di San Gerlando non sono più disponibili. La Cattedrale, non c’è bisogno che lo ricordi il sottoscritto è chiusa ormai da parecchi anni. Nelle ultime settimane tante sono state le iniziative per sollecitare i nostri politici che sono più sordi di una campana con fiaccolate, notte bianchi, veglie. Ma nessuno si è fatto sentire. Oggi, non ci è stato consentito nemmeno di effettuare interviste, figuriamoci se possiamo pretendere altro. L’unica cosa che trapela è l’incontro tra  Il Commissario straordinario al Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, e l’arcivescovo Francesco Montenegro per un   sopralluogo nella Cattedrale. Don Baldo Reina, tra l’altro, ha sottolineato : “il rischio che si corre ad Agrigento è che con la chiusura della Cattedrale e con l’abbandono del centro storico tutta la città perda la sua identità disperdendosi in ramificazioni periferiche che non riescono più ad esprimere il senso di appartenenza all’unica città. Adesso è bene che si esca allo scoperto perché ognuno dica chiaramente cosa è disposto a fare per la stessa causa che va ben oltre gli interessi della chiesa agrigentina. È la causa di questa meravigliosa città. È la causa di tutti noi e di chi verrà dopo di noi. È ora di uscire allo scoperto”. Parole sante quelle di Don Baldo Reina. Parole che, si spera, possano essere accolte, ma conoscendo l’andamento delle cose temiamo tempi lunghi, lunghissimi per rivedere la Cattedrale riaperta.

 

 

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