AGRIGENTO – Conferenza stampa di Epolis

Conferenza stampa questa mattina del candidato sindaco di Èpolis Avv. Salvatore Pennica, per diffondere i contenuti di una lettera indirizzata alle autorità di polizia e per rendere chiara la collocazione di Èpolis nello scenario politico locale, anche rispetto ad un’apertura ai partiti, qualora quest ultimi sposassero la candidatura di Pennica e prima ancora il programma.

Totò Pennica sulla richiesta d’intervento della Polizia alle riunioni territoriali:

“Continuerò a fare riunioni pubbliche nei quartieri di Agrigento e siccome sono un conoscitore dei fenomeni processualmente della mafia, nei territori ove il fenomeno è stato indicato, prima di fare riunioni avvertirò l’autorità di polizia, poichè esigo la massima vigilanza sul mio operato. Non sono nelle condizioni di promettere niente, quel poco che prometterò riguarda il programma.” Il messaggio è chiaro: “Toto Pennica non fa favori e sconti a nessuno. Facevo l’avvocato mantenendo la distanza della scrivania e della parcella con i miei clienti, e lo stesso avverrà se diventerò sindaco, avvalendomi dello strumento della legge. Chi vuole investire su di me, attraverso un rapporto di scambio, fa un pessimo investimento, investire su Èpolis e sul candidato Pennica per risolvere i problemi è viceversa il migliore investimento.”

 

Fa seguito il chiarimento politico di Pennica vista l’escalation di indiscrezioni e rumors di queste ultime ore:

“Se oggi, dopo il ritiro della candidatura dell’avv. Grillo si apre un nuovo scenario, in maniera flessibile lo valuteremo, ma non ci sono né incontri carbonari né incontri d’altro genere. Laddove gli interessi dei partiti si incontrassero con le esigenze prioritarie della risoluzione dei problemi, saremo intelligentemente attenti ed aperti con tutti i limiti e pregi. La mia è una candidatura che nasce per amministrare Agrigento e non per fare politica. Sono interessato ad asfaltare le strade ed a recuperare il recuperabile ma non ad ottenere tessere di partito. Sarebbe stupido non prendere in considerazione la politica, ma dentro una logica di chiarezza con gli elettori ed in primis con gli amici della prima ora di Èpolis. Inciuci e sotterfugi non ne abbiamo. Così come non ci facciamo illusioni e restiamo con i piedi per terra.”

LA LETTERA DELL’AVVOCATO PENNICA ALLE FORZE DELL’ORDINE

Chi scrive è Totò Pennica , 47 anni, penalista del Foro di Agrigento, oggi candidato per la carica di Sindaco alle elezioni comunali del 6/7 maggio 2012.

Il mio curriculum professionale è contrassegnato da difese tecniche di diversi imputati di criminalità organizzata e di reati comuni e gravi.

Ancora oggi, in vista dell’imminente competizione, mantengo inalterato il mio profilo di penalista. Questo può costituire fonte di legittimo dubbio in ordine alla personale ricerca del consenso, che potrebbe, in ragione delle mie frequentazioni professionali, naturalmente attirare il voto di soggetti pregiudicati.

Consapevole dei rischi potenzialmente insiti nella mia candidatura e non volendo contaminare, per ragioni di successo elettorale, la mia integrità di civis pleni iuris, mi permetto sommettere.

Inevitabilmente alle riunioni del candidato Avv. Pennica, pubbliche, sarà presente qualche viso noto alle Forze dell’ordine, né tanto meno potrei vietare la spontanea partecipazione degli elettori.

Tuttavia è obbligo per me, imposto dalla condizione soggettiva, di evitare incontri ad personam e di chiarire con linguaggio chiaro e semplice che la ricerca del consenso mi obbliga a non potere promettere nulla in cambio, se non l’impegno di amministrare secondo onestà, competenza e rigore.

Per evitare di tradire me stesso e lo spirito dell’impegno elettorale sopra descritto, chiedo, ove possibile, la vigile e massima attenzione delle Autorità in epigrafe indicate sui comportamenti del candidato Avv. Pennica, per evitare disagi al sottoscritto e immaginabili strumentalizzazioni.

Da ultimo, mi sia consentito dire che la conoscenza professionale, processualmente acquisita, del fenomeno mafioso in Agrigento, mi impone sin da adesso di assumere l’onere – rectius l’obbligo – di informare preventivamente l’Autorità di Polizia, anche per le vie brevi, di eventuali riunioni ora sottaciute nei quartieri storicamente indicati quali parti di territorio agrigentino in cui è presente, secondo i collaboratori, la presenza delle famiglie mafiose.

Avv. Salvatore Pennica


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