Il 24 luglio del 2019 il ministro della Giustizia dell’epoca, Alfonso Bonafede, ha firmato il decreto di applicazione del regime del carcere duro secondo l’articolo 41 bis a carico del presunto boss di Agrigento Antonio Massimino, 53 anni, arrestato il 4 marzo del 2019 dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Kerkent”, e già condannato in primo grado a 20 anni di reclusione. Secondo il ministro, che si è avvalso di alcune relazioni della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, “vi sono elementi investigativi dai quali desumere che Massimino possa ancora mantenere contatti con l’esterno e impartire ordini dal carcere, in una preoccupante situazione di fibrillazione esterna”.”. Antonio Massimino è attualmente detenuto nel carcere di Terni, in Umbria.
Adesso il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato la detenzione al 41 bis .