AGRIGENTO – Consumatori, lettera di Manlio Cardella a Lombardo

Il presidente regionale dell’Unione dei Consumatori, l’agrigentino Manlio Cardella, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione, Lombardo, che di seguito riportiamo integralmente:
Ill.mo,
le immagini apocalittiche di questi giorni dimostrano che il al caro vita in Sicilia,
“ è oramai fuori controllo”. L’aumento dei prodotti petroliferi alla pompa dimostra
che lentamente benzina e gasolio stanno avviandosi ,centesimo dietro centesimo,verso
i due euro al litro alla pompa.
Il governo, per evitare un incontrollato disagio della gente e speculazioni di ogni
genere e grado, deve prevenire questa eventualità e chiedersi come reggerà
l’economia di migliaia di famiglie, lavoratori, consumatori, utenti, artigiani,
commercianti, autotrasportatori, agricoltori e pescatori bloccano strade, porti e
tangenziali, scarseggiano i rifornimenti a grandi magazzini, industrie, distributori di
benzina.
A ciò si aggiungono in questi ultimi giorni la ricerca dei comuni di far cassa a qualunque
costo, l’aumento ingiustificato delle tariffe, acqua e rifiuti tra tutte, che colpisce il
reddito delle famiglie, dei consumatori e degli utenti e delle piccole e medie imprese.
Basta osservare il pesante calo dei consumi ed il flop dei saldi di gennaio 2012 per
comprendere la gravità della crisi. La gente sta lentamente ma inesorabilmente
perdendo la fiducia, allarmata dall’incertezza dei mesi a venire.
E’ con urgenza che, a nostro avviso il Governo Regionale deve muovere la propria
azione, alla ricerca di standard di economicità, qualità ed efficienza della pubblica
amministrazione, perseguendo l’obiettivo primario di fronteggiare l’emergenza “ caro
vita” .
Non è un intervento estemporaneo quello di cui c’è bisogno, ma una vera e propria
strategia aprendo un tavolo di discussione tra Governo, parti sociali, associazioni dei
consumatori, Federdistribuzione, Confcommercio, Confesercenti, artigiani ed
agricoltori.
L’aumento della disoccupazione e dei cosiddetti nuovi poveri non rende impossibile la
vita solamente a migliaia di famiglie siciliane ma anche a piccoli e medi imprenditori
che non trovano alcun sostegno dalle banche ,a fronte dell’aumento del costo della
vita, dei beni di prima necessità, dei servizi di pubblica utilità, delle tariffe di acqua e
rifiuti e del costo dei carburanti per autotrazione.
Sarebbe un grave errore sottovalutare il rischio determinato dalla situazione attuale
con l’incidenza che il caro vita, in una regione a basso tasso di economia e lavoro, ha
sulle categorie più deboli e a reddito fisso, lavoratori, pensionati e precari.
Il crescente ricorso delle famiglie siciliane all’indebitamento fotografa questo
aspetto con preoccupante rilevanza. Le richieste di aiuto che pervengono da tutta la
regione sono indice della crescita di nuove povertà. Ci attendiamo che il Governo
Regionale assuma con urgenza impegni precisi nei confronti della popolazione siciliana,
per tali ragioni è urgente :
– Istituire una Autority Regionale per il controllo dei prezzi, quale
deterrente di potenziali speculazioni
– Istituire un paniere ISTAT regionale, che possa meglio rappresentare
l’economia, la produzione ed i consumi delle famiglie siciliane
– Istituire Osservatori Provinciali presso le Camere di Commercio –
collegati con l’Autority Regionale, per il monitoraggio dei prezzi di
beni, prodotti e tariffe
– Impegnare i comuni a monitorare i prezzi locali e ad effettuare i
dovuti controlli
– Impegnare i comuni, gli ATO e le imprese che gestiscono servizi di
pubblica utilità ad evitare aumenti tariffari che hanno un effetto
negativo sulla tenuta economica e sociale della Sicilia;
– Prevedere l’istituzione di un sistema di tariffe sociali agevolate
omogeneo sul territorio siciliano
– Liberalizzare i saldi tutto l’anno
– Prevedere agevolazioni sui prodotti petroliferi alla pompa per gli
operatori della pesca, gli artigiani e gli agricoltori siciliani, aprendo,
anche di fronte alla Corte Costituzionale, un contenzioso con il
Governo Nazionale, in materia di accise, di agevolazioni fiscali sul prezzo
alla pompa dei prodotti petroliferi facendo valere il peso di una Regione a
Statuto Speciale

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