AGRIGENTO – Di Rosa: “E’ in atto la spartizione di Agrigento”

“Appaltati i lavori per il rifacimento di alcune piazze del centro
storico di Agrigento. A chi la manodopera in questi appalti?”

Se lo è chiesto nei giorni scorsi il vicepresidente del Consiglio
comunale Giuseppe Di Rosa e la domanda,  stamane, è riecheggiata nella
conferenza stampa da lui indetta dove sono spiegate le anticipazioni su
un metodo spartitorio in atto ad Agrigento. “/Come già anticipato in una
trasmissione televisiva /– dice Di Rosa – /rivolgerò un appello alla
commissario del Comune di Agrigento affinché stipuli un “protocollo di
intesa con i sindacati e le associazioni di categoria. Le imprese che
ricevono appalti per la realizzazione di opere pubbliche nella nostra
città dovranno utilizzare manodopera e maestranze locali. Come fatto nei
mesi scorsi a Catenanuova, dove il primo cittadino ha stipulato una
convenzione con le sigle sindacali e datoriali, anche ad Agrigento si
potrebbero realizzare iniziative che garantiscano la salvaguardia e la
promozione dell’occupazione locale attraverso il reperimento di risorse
umane locali. Questo permetterebbe che le già esigue risorse destinate
agli appalti pubblici possano tornare in circolo nella città che le ha
finanziate, sostenendo un settore, come quello dell’edilizia, fortemente
provato dalla crisi. Ad Agrigento è in atto una spartizione  che va
dall’Asp, al genio civile, all’Iacp, tutti i sottogoverni Crocetta li ha
suddivisi ai suoi vicini politici per farli preparare alle prossime
elezioni.”/ 

*I nomi degli intestatari?*

/L’Iacp a Firetto; l’Asp vicina ad Alfano; il Genio civile ad Articolo4;
Teatro, Sagra  a Cimino./

*E gli immigrati di chi sono appannaggio?*

/Non ne parlano e appena qualcuno come me dice che abbiamo grossissimi
problemi anche sanitari riferendomi non solo all’ebola ma a quanti
provengono dall’Africa, il Centro sinistra mi attacca. Insieme ad alcuni
consiglieri comunali abbiamo evidenziato il mancato rimborso regionale
per gli immigrati pari all’80% e noi rischiamo il dissesto finanziario
per una uscita di soldi inaspettata e inappropriata”./

*In questa fase di interregno comunale vi stanno smentendo su tutta la
linea. Dal dissesto, al  bilancio e alla Fondazione.*

/“Il commissario Giammanco lo firmi il bilancio, se lo faccia votare
dalle spartizioni che si stanno facendo. Io dico che la città è arrivata
ad un bivio, o  continua col vecchio stile della politica che ci ha
ridotto nello stato in cui siamo o cambiamo verso. Non si può andare
avanti nel senso delle spartizioni e non possiamo continuare a leggere
in una convenzione tra il Comune e il Parco che l’importo di euro
trentamila è dato all’Accademia di studi mediterranei per attività
culturale e turistica. Ma quale promozione turistica e culturale. C’è
gente che fa la fame, la commissaria per il marciapiede della Via
Panoramica ci dice che “non ci sono soldi lo faremo coi nostri operai” e
ancora  si rischia di far pagare la tassa di soggiorno mentre gli
albergatori continuano a chiedersi: ”ma la tassa di soggiorno la
paghiamo per farne cosa se già i soldi del Parco se li spartiscono nei
sottogoverni?”. La vecchia politica continua a fare quello che vuole dei
soldi pubblici. Trentamila euro all’Accademia di studi Mediterranei non
si possono e non si devono dare. Se noi con 60mila euro faremo una
stagione teatrale, con trentamila dovremmo fare sei manifestazioni. La
Sagra del mandorlo viene data nuovamente in gestione a chi l’anno scorso
aveva palesemente  configurato  una motivazione politica, tanto rispetto
per Francesco  Bellomo che ci mette la faccia ma fondamentalmente dietro
c’è la politica”./

*Sulla dichiarata gratuità dei direttori artistici e  dei consulenti? Ci
sono evidenti e vicendevoli sponsorizzazioni.*

/La commissaria fa la politica più becera che c’è, se è onesta dovrebbe
pure dimettersi dopo tutto quello che è successo mentre poi in Consiglio
comunale lei dice che con la politica non ci vuole entrare. Poi a noi
consiglieri ci fa aspettare un mese per incontrarla. Inoltre, vorrei
capire perché l’Akragas è stata abbandonata al suo destino e i soldi li
devono uscire i dirigenti e questa Accademia gestita dalla politica deve
ricevere il contributo. Non diamo un euro alla pallacanestro gestita da
Moncada che certo non ruba i soldi e porta il nome di Agrigento per
tutta l’Italia e per questo mi chiedo quale è la promozione turistica
dell’Accademia di Studi Mediterranei? Io non credo alla gratuità, non
vado a fare il direttore artistico  senza pensare alla mia associazione
e produzione. Ma di che stiamo parlando, la gratuità non esiste. E qua
nessuno è scemo. Tutti viviamo del dio denaro ma la spartizione è
palese, la casta deve finire. Chiedo le dimissioni della Giammanco
immediate”./

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