AGRIGENTO – Elezioni 2015, Di Rosa nomina assessore Ing. Francesco LA NOVARA

Cari cittadini, dobbiamo riprendere insieme a progettare il nostro futuro.

Questo vuol dire migliorare le capacità di trattenere e attrarre risorse umane ed economiche: dunque creare opportunità per chi vuole lavorare, costruire una famiglia, studiare, fare cultura, garantire ai cittadini e alle famiglie agrigentine una città vivibile, solidale, accogliente e inclusiva.

Nella pagina che segue è delineato un percorso che ci coinvolge tutti: infatti solo se Agrigento migliora Agrigento, cioè se tutti noi cittadini condividiamo questo progetto e i valori che lo rendono credibile e realizzabile, allora il sogno di una città più aperta al nuovo, viva, contemporanea, dinamica, diventa possibile.

Dobbiamo renderci tutti protagonisti e lavorare per il bene comune della città e dei cittadini: questo significa credere nella responsabilità individuale, saper rispettare le regole, valorizzare il merito e l’impegno personale. Significa tutelare il diritto e la legalità ed essere trasparenti nei comportamenti. Significa rispettare la dignità umana. Significa preservare l’ambiente e valorizzare il patrimonio culturale in cui viviamo, in cui crescono i nostri figli e vivono le nostre famiglie.

Fare il sindaco significa essere capaci di tenere insieme (syn) con giustizia (dike) e questo il mio impegno per Agrigento: essere nei prossimi anni, la persona che al servizio di tutti i cittadini lavora per gestire bene il presente, e per integrare le culture, le speranze e le energie di questa città in un progetto positivo e condiviso per il futuro.

 

Per mantenere questo mio impegno con la città sto cercando di circondarmi di persone che ritengo idonee a portare avanti assieme a me questo progetto, per questo ho chiesto, avendone con grande soddisfazione risposta positiva, all’Ing. Francesco LA NOVARA, stimato professionista e consulente legale della Procura della Repubblica, di collaborarmi in caso di vittoria a ridare agli agrigentini, a quegli agrigentini a tutti i professionisti ed in particolare a tutti coloro che in questi anni hanno subito soprusi e lungaggini dagli uffici del Comune, a coloro che per avere una legittima concessione edilizia devono trovare la giusta raccomandazione e pregare, sebbene ciò sia un diritto; a tutti quegli ingegneri, architetti, geometri che per un chiarimento e per un appuntamento devono attendere un turno che può durare mesi; voglio rivolgermi a tutti coloro che oggi vengono penalizzati dalle scelte scellerate e di parte per la formulazione del PRG che come tutti oramai sanno è oggetto ad oggi dopo svariati anni di lungaggini, di arresti e di svariate discussioni, e revisioni ed accertamenti da parte della Procura della Repubblica con la quale sto collaborando per il ripristino della legalità; ai cittadini liberi che credono che questa Città possa veramente cambiare: tirate fuori l’orgoglio di essere Cittadini di Agrigento, mi appello A Voi affinché possiate eleggermi a guidare Agrigento senza compromessi, tenendo lontano il Malaffare.

Com’è la nostra vita? Dipende anche da com’è la città in cui abitiamo e Agrigento è una città sicuramente complessa. Ma nella complessità sta anche la sua ricchezza. Non deve continuare ad essere contemporaneamente una città policentrica e indifferenziata.

Deve ritornare ad essere curata, piacevole e funzionale per chi ci vive, e capace di valorizzare e integrare tutti i suoi ambiti e aspetti, il centro storico e le periferie, i suoi quartieri, le sue attività: di stabilire relazioni e condividere progetti con gli altri comuni a partire da quelli limitrofi alla nostra città.

 

Agrigento deve chiarire a se stessa che tipo di città vuole essere nel futuro: i criteri fondamentali si stabiliscono coinvolgendo le istituzioni e attraverso una efficace consultazione pubblica. Bisogna migliorare il Piano Regolatore a partire dai bisogni e dall’identità dei quartieri singoli, e verificarne le norme tecniche di attuazione, i regolamenti e le circolari esplicative degli assessorati in un sistema di regole essenziali, semplici, coerenti e trasparenti.

Bisogna migliorare subito, sulla base di un programma di piccole “opere pubbliche”, la qualità di strade, marciapiedi, verde pubblico e arredo urbano, piazze, parcheggi, percorsi, continuando l’azione di eliminare le barriere architettoniche.

Bisogna migliorare l’impegno progettuale come impegno civile: il centro storico, la Valle dei templi e la costa sono i tre elementi di una pianificazione territoriale, sociale ed economica che ha come centro e cuore la Valle e le sue attività che dovranno essere rafforzate ed estese oltre il perimetro della stessa.

Bisogna utilizzare con intelligenza e lungimiranza le aree dismesse o abbandonate, coinvolgendo nel confronto sul futuro assetto generale e le singole vocazioni la “nuova” Camera di commercio, le associazioni e i cittadini, e specializzarle per ospitare attività sociali ed economiche, destinando una parte significativa a verde e servizi per i cittadini.

Bisogna risanare, riqualificare e gestire meglio il patrimonio immobiliare pubblico, favorire gli investimenti nell’edilizia residenziale e commerciale privata, offrire ai giovani maggiori opportunità abitative.

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