AGRIGENTO – Fondazione Teatro Pirandello, Di Maida sentito dalla Guardia di finanza

Nelle prossime ore il procuratore della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, e il suo vice, Ignazio Fonzo, decideranno se aprire un’inchiesta sulle pesanti denunce fatte nei giorni scorsi dall’ex membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, Giovanni Di Maida. E proprio per valutare meglio il contenuto di quelle parole i magistrati hanno delegato la Guardia di finanza a sentire Di Maida. E così ieri l’ex presidente del Consiglio comunale della città dei templi si è recato nella caserma del Comdando provinciale di via Atenea per essere sentito nella qualità di persona informata sui fatti.  “Il presidente del Consiglio di amministrazione nonché sindaco di Agrigento – ha scritto Di Maida nella sua lettera di dimissioni – ha scambiato la Fondazione per una sorta di contributificio che rischia di fare fallire questa importante istituzione culturale. Inoltre Di Maida ha parlato di un deficit di circa 75 mila euro e di spese che “sono state ordinate senza preventiva autorizzazione o ratifica da parte del Cda, che molto spesso non hanno nulla a che fare con l’oggetto sociale della Fondazione”. Parole troppo gravi per sfuggire all’attenzione dell’autorità giudiziaria che adesso dovrà vagliarle attentamente e decidere sul da farsi.

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