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AGRIGENTO – Forza Italia sul Prg del comune

I consiglieri comunali di Forza Italia di Agrigento, Puleri, Spinnato, Gramaglia, Civiltà, Galante, Saeva, Urso, Mallia e Gibilaro, hanno diffuso alle redazioni un documento sul Piano regolatore generale di Agrigento.  In sintesi i consiglieri rilevano la paralisi dell’efficacia dello strumento urbanistico ad Agrigento, tra inefficacia, sentenze che si sono susseguite nel corso del tempo e altre che sono attese, cittadini allo sbando e, soprattutto, vessati dall’ imposizione dell’ Imu sui terreni anche se sugli stessi terreni non è possibile costruire alcunché. I consiglieri di Forza Italia invocano assunzione di responsabilità e trasparenza da parte dell’ Amministrazione comunale.
Ecco il testo integrale :
“E’ proprio in virtù di quel rispetto della legge, che i Consiglieri Comunali (Puleri, Spinnato, Gramaglia, Civiltà, Galante, Saeva, Urso, Mallia, Gibilaro) ritengono opportuno e doveroso esternare le considerazioni che di seguito si riportano relativamente alla vicenda della vigenza del Prg della Città di Agrigento, evidente e lapalissiano risulta che lo strumento urbanistico generale risulta essere quello adottato nel lontano 2005 e non quello approvato nel 2009, quindi, caro Sindaco, su di Lei incombe un dovere morale, quello di dire solo e soltanto, nel rispetto della legge, la verità.
Con la presente vogliamo ricordare che, già nel 20 febbraio 2009 ha reso noto a tutti, (con manifesti murali e pubblicità all’albo pretorio), che il PRG era divenuto efficace e vigente, con le delibere di adozione n.54/2004 e n. 108/2005, (a prescindere dal decreto di approvazione) perché l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente aveva violato la legge, avendo approvato il Piano Regolatore Generale, oltre i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Nel febbraio 2010, il Comune di Agrigento impugnò il Decreto di approvazione del PRG, ossia il DDG n. 1106/2009, pubblicato nella GURS n.60 del 24 dicembre 2009, con ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana pro-tempore, adducendo le medesime ragioni della violazione di legge appena citata.
Ora, Le chiediamo come ha fatto l’Amministrazione comunale a presentare una proposta, didelibera di presa d’atto del PRG, sapendo di essere in attesa di un giudizio, (poi favorevole) puntualmente arrivato il 06 marzo 2012, che ha determinato l’illegittimità dello stesso atto?
Appena un mese dopo, 06 marzo 2012, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, accogliendo larichiesta del Comune di Agrigento, di impugnazione del citato Decreto di approvazione, ne disponeva il suo annullamento (TOTALE), riconducendo conseguentemente la vigenza e l’efficacia del PRG. alla fase della sua adozione avvenuta nel 2005.(come del resto annunciato dalla S.V. il 20 febbraio 2009)!
L’accoglimento del citato ricorso, ha paradossalmente ricondotto non solo il Prg nella (fase di adozione),ma anche la primigenia destinazione urbanistica delle aree e travolgendo di fatto tutte le “modifiche e correzioni, delle N.T.A. e R.E, apportate dall’ARTA”, con la conseguente cancellazione “delle scelte già effettuate durante la lunghissima ed esasperante procedura di approvazione “, dal Consiglio Comunale.
Sindaco, ricordiamo altresì che la delibera n.18 di presa d’atto, appena citata, è illegittima e che la stessa ha cagionato e continua a cagionare ingenti danni alle “migliaia di cittadini onesti che, da quasi 20 anni, rispettano la legge “, oltre ad avere già arrecato notevoli danni erariali, stimabili in decine di migliaia di euro, in capo all’Ente comunale, anche per l’illegittimo rilascio di concessioni edilizie, in virtù delle osservazioni ritenute favorevoli e approvate dall’ARTA, ma che successivamente sono state travolte dal CGA.
Una cosa è certa: i componenti di questo attuale civico consesso, sono di gran lunga, persone oneste, serie e stimabilissime, che non hanno messo un solo dito in questo PRG, perché l’ hanno trovato già confezionato e annullato, l’insediamento di questo civico consesso, avvenuto nel mese di giugno 2012, trova la questione PRG largamente determinata e decisa!
Relativamente all’ inutile richiesta del giudizio di ottemperanza”, chiesta dalla S.V., la identifichiamo solo come pretesto per non far emergere la verità sullo strumento urbanistico che tanti cittadini aspettano da anni.
Per il riferimento al danno arrecato ai proprietari delle aree edificabili, “costretti a pagare una tassazione vessatoria per l’IMU, ” è sempre la S.V. che può e deve dare chiarimenti alla città!
In conclusione, con la presente invitiamo la S.V. e l’Assessore all’Urbanistica di avere nelle prossime ore a far data dalla ricezione della presente un rigurgito di verità dicendo le cose come stanno”.

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