AGRIGENTO – FRANA VIALE DELLA VITTORIA, la Procura avvia inchiesta: l’Avv. Pennica denuncia [VIDEO]

Complessivamente sono 63 le famiglie sgomberate dopo la frana della collina al viale della Vittoria. Una parte ha trovato ospitalità in alberghi cittadini a carico del Comune, altri dai partenti, tanti hanno una seconda casa e momentaneamente si sono trasferiti in quelle che sono delle residenze utilizzate in estate. Tra gli sgomberati anche l’avvocato Totò Pennica, che nei momenti in cui la collina veniva giù, per uno strano scherzo del destino, si trovava in tribunale per il processo scaturito dal crollo del palazzo Lo Jacono.

 

La Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’inchiesta sul crollo. L’inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore della Repubblica,Andrea Maggioni, che si è già recato sul posto, con il coordinamento del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.

 

I due pubblici ministeri, prenderanno, da subito, contezza della prima denuncia che verrà presentata dall’avvocato Salvatore Pennica, abitante proprio in uno dei tre condomini sfollati, dato che proprio il costone ieri crollato avrebbe dovuto essere messo in sicurezza già dall’aprile 2011, come testimonia un’ordinanza sindacale che impone alla ditta Sollano Maria Isabella (ed eredi) di regimentare il flusso delle acque piovane e ripristinare le condizioni di sicurezza in alcuni compresi tra le vie Giovanni XXIII e Viale della Vittoria che danno origine al costone franato. Ordinanza sindacale che è rimasta lettera morta e che- secondo gli esperti –  bisognava eseguire comunque, ad opera del Comune in sostituzione dei proprietari dei terreni (ai quali andavano caricati i costi di tale opera), al fine di prevenire pericoli per la pubblica incolumità. Insomma, la vicenda, già autonomamente dolorosa, si arricchisce di nuovi contenuti che saranno valutati dall’Autorità giudiziaria.

Ma ripercorriamo velocemente i fatti di ieri. Era mezzogiorno circa, quando il boato, fortissimo, ha stordito l’intera città. Una grossa porzione della collina che sovrasta il viale, completamente si stacca schiantandosi contro la facciata di una delle due palazzine Crea. Interi piani bassi sono stati letteralmente sventrati dai blocchi di tufo e terra. Stesso terribile epilogo per il negozio di borse con annesso bar “Folli Follie”, squarciato dalla terra e dal fanco. Il resto lo hanno fatto le vibrazioni dovute all’impatto, che hanno mandato in frantumi vetri e vetrate, alcune scagliate anche a decine di metri di distanza. Il terreno si è mosso mai come ieri, procurando danni e paura tra la popolazione. La parte interessata è quella del muro tra l’ex pub sette peccati e una palazzina. Al viale della Vittoria è stato l’inferno con la gente scappata in strada per paura. Tra urla, grida  e pianti disperati, i primi ad accorrere nella zona sono stati i vigili urbani di servizio al viale della Vittoria, Poi, sul luogo, almeno 5 ambulanze, 2 squadre dei Vigili del fuoco, gli agenti della sezione Volanti, i carabinieri del nucleo radiomobile, il personale di alcune associazioni di volontariato. Sul posto anche il Questore Mario Finocchiaro. 3 le persone tutte anziane , che abitano nei palazzi interessati , trasportate all’ospedale San Giovanni di Dio, hanno accusato un malore  provocato dalla fortissime vibrazioni causate dalla frana. Uno degli anziani è stato preso in consegna in stato di choc.

 

Alle ore 17.30 il Prefetto Nicola Diomede, indossa il casco di sicurezza ed entra- accompagnato dai tecnici della Protezione Civile regionale e locale e dai vigili del fuoco – nello stabile. Poi, alle ore 18, Diomede torna in Prefettura  e chiama tutti a raccolta per l’unità di crisi.

 

Per fortuna, nessun ferito, soltanto tanta paura tra i residenti e strada chiusa per precauzione anche per il timore di atti di sciacallaggio soprattutto durante la notte. Ma decine di uomini dei vigili del fuoco , della Protezione civile e delle forze dell’ordine hanno presidiato la zona. E tra l’incredulità generale in molti ricordano gli appelli, mai ascoltati, dopo le decine di distacchi del passato di terra e argilla.

 

 

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