AGRIGENTO – Il Riesame:”Su Campione solo ipotesi, non prove”.

Depositate le motivazioni con le quali i giudici hanno ritenuto errato l’arresto dell’imprenditore, Marco Campione, presidente di Girgenti Acque. “ Allo stato la tesi dell’accusa rimane una mera ipotesi investigativa”: i giudici del tribunale del Riesame di Palermo hanno depositato le motivazioni del provvedimento con cui il 28 dicembre sono stati revocati gli arresti domiciliari all’imprenditore, accusato di avere corrotto il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Pietro Pasquale Leto, assumendogli la figlia alle dipendenze della sua azienda. L’operazione “Duty Free” è scattata il 10 dicembre con 11 arresti fra carcere e domiciliari. Sia la Procura che la difesa, adesso, valutano il ricorso in Cassazione. E’ stato scagionato anche il ragioniere storico delle aziende di Campione, Michele Daina, 62 anni, che finì ai domiciliari il giorno che scattò l’operazione. Per i giudici “on si ha traccia istruttoria e indiziaria della effettiva conoscenza dell’accordo criminoso”. Ordinanza confermata, invece, per il funzionario dell’Agenzia, Giuseppe Cumbo, 62 anni, finito prima in carcere e poi ai domiciliari con le accuse di corruzione e truffa.

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