AGRIGENTO – “Il terreno nella Valle dei Templi” : replica della Tas

L’avvocato Enzo Sinatra, della società Tas, che gestisce l’ Hotel della Valle ad Agrigento, interviene in replica a seguito delle notizie stampa sul terreno, già di proprietà della Regione, a ridosso di Villa Genuardi, nella Valle dei Templi, acquistato dalla Tas, e per il quale la Regione, adesso, ha avviato la procedura di revoca della vendita. L’ avvocato Enzo Sinatra afferma : “Non ho ancora ricevuto alcun atto ufficiale sull’ asserito avvio della procedura di revoca della vendita del terreno. Se, e quando, riceverò l’ atto di revoca, allora valuterò di conseguenza se oppormi alla revoca, vantando un legittimo titolo di acquisto e instaurando un contenzioso giudiziario, oppure se restituire il terreno che mi è stato venduto riservandomi ovviamente, in ogni caso, il diritto al risarcimento dei danni, materiali e morali. Nel merito della compravendita preciso che dal 1998 l’Hotel della Valle ha subito notevoli infiltrazioni d’acqua negli scantinati causate dal terreno, di cui si discute, per effetto di lavori di ristrutturazione che all’epoca hanno interessato Villa Genuardi, sede della Soprintendenza ai Beni culturali. Non mi dilungo su tutto ciò che in sede giudiziaria si è trascinato dal 1998 fino al 17 gennaio 2013,  quando, innanzi ad un notaio, le parti in causa, quindi società Tas e Regione, hanno concluso la compravendita del terreno al fine di evitare un inutile ulteriore contenzioso. Acquistando il terreno, la società Tas ha provveduto a ciò cui la Regione, dal 1998 al 2013, non è stata capace : ossia la manutenzione degli impianti delle vasche di raccolta acque che la Regione, in forza di sentenze esecutive promosse dalla Tas, ha costruito nel terreno. E la mancanza di manutenzione ha provocato il ripetersi delle gravi infiltrazioni d’acqua a pericolo anche delle fondamenta dell’ Hotel della Valle. E’ utile precisare, inoltre, che il prezzo della vendita del terreno è stato stabilito dall’ Ufficio del Genio Civile di Agrigento, utilizzando come parametro la vendita da parte di terzi di alcuni terreni in zona A e, soprattutto, adeguandosi al prezzo pagato dalla Regione per la espropriazione di alcuni terreni di proprietà privata confinanti con il terreno acquistato dalla Tas. Sintetizzando e concludendo : la società Tas ha acquistato il terreno, accollandosene l’onere della manutenzione, in accordo con la Regione, per renderlo innocuo e non più causa di gravi danni alle proprie strutture turistico – ricettive. Ed è l’ unico beneficio ricavato. Infatti, nel terreno acquistato la società Tas non può piantare nemmeno un cavolfiore. Ravviso l’ obbligo morale di sottolineare che la dottoressa Caterina Greco è del tutto estranea alla compravendita, in quanto all’ epoca non ancora Soprintendente ai beni culturali di Agrigento”.

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