AGRIGENTO – In sala Giglia confronto tra Soprintendenza, Comuni e Ordini professionali sul piano paesaggistico provinciale.

Molte le osservazioni al Piano Paesaggistico della provincia di Agrigento nel corso dell’incontro convocato dal Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Agrigento, dr. Benito Infurnari, e al quale hanno partecipato la Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento dott.ssa Caterina Greco, il dirigente della Soprintendenza arch. Antonino Terrana e i rappresentanti dei Comuni e degli Ordini Professionali. Il Piano Paesaggistico è uno strumento sovraordinato rispetto ai livelli di pianificazione a scala provinciale e comunale, nonché rispetto ad altri strumenti di pianificazione di settore. In questo senso, l’incontro è servito anche a prendere coscienza delle ricadute dirette o indirette delle prescrizioni e previsioni contenute nel Piano sull’economia e lo sviluppo nei diversi ambiti locali.

Secondo il dr. Infurnari  la Provincia Regionale può assumere un ruolo di coordinamento tra le esigenze di tutela del paesaggio stabilite dal Piano e i vari strumenti di pianificazione territoriale,  anche attraverso programmi e progetti di sviluppo economico. “E’ nostro interesse – ha aggiunto Infurnari – rendere partecipi tutti i soggetti coinvolti delle eventuali osservazioni che le amministrazioni comunali intendono presentare. La riunione è stato un utile momento di confronto, la Provincia si è resa disponibile a raccogliere le osservazioni dei Comuni e sollecitare un tavolo tecnico presso l’Osservatorio Regionale del Paesaggio insieme ai rappresentanti dei Comuni”.

Oltre agli interventi dei Presidenti degli Ordini Professionali (Ing. Armenio per l’Ordine degli Ingegneri, arch. Trapani per Ordine degli Architetti, dr. Boccadutri per Ordine degli Agronomi, geom. Graceffo per Collegio dei Geometri) si sono registrati quelli dei rappresentanti dei Comuni di Ribera, Calamonaci, Sciacca, Raffadali e Canicattì. La dott.ssa Greco, Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, ha chiarito che la Soprintendenza non pone pregiudiziali, rendendosi disponibile ad incontri con i singoli Comuni per valutare preventivamente le osservazioni al Piano.

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