AGRIGENTO – Inchiesta Ecap: la Procura chiede misure cautelari per Valenza e Arnese, il Gip respinge

Clamorose novità sull’inchiesta Ecap. La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto al Gip l’emissione di due ordinanze cautelari per l’avvocato Ignazio Valenza, presidente dell’Ecap e di Casa Amica, nonché segretario del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, e per il marecliallo dei carabinieri Antonio Arnese, comandante del Nucleo ispettorato lavoro. Per il primo erano stati chiesti gli arresti domiciliari, mentre per il secondo il divieto di dimora in Sicilia. Il Gip Ottavio Mosti, però, ha respinto la richiesta. Ieri i difensori degli indagati hanno chiesto un termine per visionare le carte dell’accusa e il 7 gennaio 2014 i loro assistiti si sottoporranno a interrogatorio. Nel frattempo, Valenza si è dimesso da tutte le cariche ricoperte fino a ieri. Nel marzo scorso la Procura aveva aperto l’inchiesta per truffa sull’ente di formazione professionale Ecap di Agrigento. Al centro delle indagini della Guardia di finanza ci sarebbero le assunzioni di alcuni dipendenti che secondo l’accusa sarebbero state effettuate in assenza delle autorizzazioni della Regione e la richiesta di applicazione anche a loro della Cig in deroga. Accertamenti sono stati effettuati anche su un finanziamento regionale che sarebbe stato indebitamente percepito dall’Ente per pagare il personale dipendente nel dicembre 2010, con buste paga sottoscritte dai lavoratori in assenza dell’incasso dello stipendio. Indagini hanno riguardato il settore fiscale, costi di gestione e altri finanziamenti percepiti.