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AGRIGENTO – Inchiesta “Gruppo Pelonero”: inammissibile il ricorso della Procura di Agrigento [VIDEO]

La quinta sezione della Corte di Cassazione,accogliendo le argomentazioni difensive svolte dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giovanni Castronovo,Daniela Posante e Giacinto Paci,nonché dagli avvocati Chiara Proietto ed Antonella Arceri,ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai sostituti procuratori della Repubblica di Agrigento Alessandro Russo e Paola Russo,con il quale veniva richiesta la applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’intero nucleo familiare Sferrazza e della commercialista agrigentina Graziella Falzone,poste agli arresti domiciliari con ordinanza del 30 luglio emessa dal Gip presso il Tribunale di Agrigento Luisa Turco,nell’ambito dell’operazione svolta dalla Guardia di Finanza,denominata “Malebranche”,avendo ritenuto tutto gli indagati facenti parte facenti parte di una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati di bancarotta fraudolenta,a seguito della creazione di diverse attività commerciali,poi puntualmente svuotate del loro patrimonio,fino al fallimento. Poi però il 18 agosto,il Tribunale del riesame di Palermo annullava l’ordinanza custodiale nei confronti di tutti gli indagati,che dunque venivano rimessi in libertà,avendo ritenuto la insussistenza della ipotizzata organizzazione criminale,nonché dell’attualità delle esigenze cautelari,visto che i fatti di reato ipotizzati sarebbero risalenti nel tempo. Ora la Suprema Corte,con la declaratoria di inammissibilità,ha posto il sigillo sulla vicenda cautelare,confermando in modo definitivo che l’arresto degli Sferrazza e della dott.ssa Falzone fu illegittimo e non doveva essere operato.

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