AGRIGENTO – Intercettazioni, «Finalmente quel magistrato è stato trasferito»

“Finalmente quel magistrato viene trasferito”. “Mi fa piacere, per me sarebbe stato meglio se faceva il bagnino…”. A parlare, senza sapere di essere intercettati dalle microspie, sono Marco Campione, patron di “Girgenti Acque”, coinvolto nello scandalo della società che gestisce il servizio idrico nella provincia di Agrigento e in quello dell’Agenzia delle Entrate, e Gaetano Caristia, l’imprenditore a capo della società Co.ma.er., coinvolto nell’inchiesta sulla lottizzazione a Realmonte, sul mare. I due, durante una conversazione di cui è in possesso l’Adnkronos, parlando dell’ormai ex Procuratore aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo, da pochi mesi diventato Procuratore aggiunto di Catania, lo criticano per l’inchiesta da lui coordinata con l’ex Procuratore di Agrigento Renato Di Natale, andato in pensione da qualche mese.

Di recente la Procura di Agrigento aveva chiuso le indagini preliminari sul sistema di smaltimento dei reflui fognari della frazione balneare di San Leone e sulle cause dell’inquinamento marino. A notificare l’avviso di chiusura delle indagini preliminari a sette persone indagate, a vario titolo, per danneggiamento ambientale, getto pericoloso di materiali inquinanti, abuso d’ufficio, truffa, falso ideologico in concorso tra loro, erano stati gli uomini della guardia costiera, su mandato della procura della Repubblica di Agrigento.Tra gli indagati proprio Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque Spa.

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