AGRIGENTO – Intervento di Patti sulla Giammanco: “La misura è colma”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del consigliere del Nuovo Centro Destra, Alessandro Patti, in cui si critica aspramente l’operato posto in essere dal commissario straordinario di Agrigento, Luciana Giammanco, soprattutto in relazione alle ultime scelte in ambito artistico-culturale:

Ritengo necessario precisare che il mio ruolo di Commissario Straordinario di questo Comune, pur con i poteri del Sindaco e della Giunta, è connotato dallo svolgimento di funzioni e competenze non politiche bensì tecniche durante il periodo di gestione straordinaria. Nell’ambito di tale ruolo istituzionale sarà mia cura assicurare l’esecuzione degli atti di indirizzo politico-amministrativo del Consiglio Comunale”. Così la Giammanco nella nota del 12 agosto u.s. indirizzata al Consiglio Comunale.

In ossequio a queste connotazioni tecniche, il Commissario ha ritenuto giusto non partecipare ai lavori consiliari allorchè il parlamento cittadino venne chiamato ad approvare le aliquote di IMU e TASI così come imposteci dagli uffici, pena il dissesto finanziario. Ha ritenuto opportuno non presenziare in Aula allorchè venimmo chiamati ad approvare le aliquote Tari, relative però ad un servizio che lei – in quanto capo dell’Amministrazione – gestisce e controlla.

Senonché, alcuni giorni addietro, le prime avvisaglie di segno contrario: ai microfoni di un’emittente locale ed a proposito della situazione economico-finanziaria dell’Ente, la dr.ssa Giammanco ha dichiarato: “non adotteremo nessuna misura di pre-dissesto (il c.d. Salva-Comuni, ndr) né tanto meno di dissesto. Stiamo predisponendo il bilancio in collaborazione col Consiglio Comunale (sic!). Responsabilmente, tutti faremo la nostra parte”. Insomma, stendendo un velo pietoso sulla presunta collaborazione col Consiglio, una dichiarazione di stampo prettamente politico, in barba a quelle connotazioni tecniche dietro le quali si è sino ad ora trincerata.

Da ultimo, il Commissario ha solitariamente deciso di dare reviviscenza alla Fondazione Teatro Pirandello, nonostante il “congelamento” operato da Zambuto (ricordo che tale scelta mi indusse a ritirare la proposta di scioglimento della Fondazione stessa). Sul punto, ed a scanso di equivoci, nulla da dire sulla nomina del Maestro Pippo Flora a Direttore Artistico, personalità che gode dei miei incondizionati stima ed affetto; ma è fin troppo evidente che siamo ben lontani dall’assicurare l’esecuzione degli indirizzi politici espressi dal Consiglio Comunale. Adesso, sempre bypassando il parlamento cittadino, vengono operate pesanti scelte politiche, quali quelle inerenti la destinazione dei fondi stornati dall’Ente Parco.

La misura è pressoché colma. Mi auguro che la dr.ssa Giammanco voglia rapidamente tornare sui propri passi ed annullare tutti gli atti politici da ella posti in essere in assenza di qualsivoglia concertazione e confronto col Consiglio Comunale. In mancanza, non rimarrà che prendere in considerazione l’ipotesi di iniziative forti ed eclatanti”.

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