AGRIGENTO – La Cgil scrive agli undici Sindaci neo eletti della provincia [VD TG]

Cari Sindaci,

il voto Vi consegna insieme all’onore, l’onere di farVi carico di problemi giganteschi: Comuni, in alcuni casi,  sull’orlo del dissesto; eredità pesanti; problemi irrisolti da decenni, come la vicenda dei “precari” o quella di servizi privatizzati come acqua e rifiuti (solo per fare degli esempi); una crisi economica che è pesante per tutto il Paese ma è più grave qui dove il Paese era già debole e dove l’apparato produttivo era più fragile.

Ma questo lo sapevate anche prima di aver accettato la sfida di candidarVi e metterVi “al servizio” della Vostra Comunità.

Nel formularvi i migliori auguri di buon lavoro, abbiamo una sola cosa da chiederVi: non rinchiudeteVi nei “palazzi” e mettete al primo posto il lavoro!

Per non “rinchiudersi nei Palazzi” la cosa a cui dovete tenere di più è la PARTECIPAZIONE, dovrete tenere aperte le porte e le finestre alla Società; trovare soluzioni comuni e condivise con chi nella Società opera perché organizza interessi o svolge ruoli di rappresentanza.

Basta con una politica autoreferenziale che ritiene di essere “unta dal Signore” e che pensa che sia faticosa la concertazione ed il confronto o che i cosidetti “corpi intermedi” siano un peso e non una ricchezza.

Confronto e partecipazione, condivisione e socializzazione anche delle difficoltà, bilanci e democrazia partecipata: questi devono essere le bussole per far vivere meglio le Vostre esperienze di Amministratori moderni.

Altra bussola dev’essere il lavoro: accrescerne quantità e qualità, a cominciare da quelli che operano in questi Palazzi che devono essere i primi interpreti del cambiamento che volete portare.

Se questo sarà l’approccio il Sindacato  non verrà mai meno a dare il suo contributo, a caricarsi il peso che gli compete.

Noi non giudichiamo le Giunte dal loro “colore” politico ma da quello che riescono a dare in termini di risposte ai Lavoratori, ai Pensionati, ai Cittadini e ci confronteremo con Voi senza pregiudizi e nel richiamato spirito civico.

Attendiamo fiduciosi una Vostra convocazione e Vi inviamo cordiali saluti.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Massimo RASO

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