AGRIGENTO – La prima domenica di processione per “San Calò” [VIDEO]

Come da centenaria tradizione, sono iniziate alle prime ore del mattino i riti religiosi di San Calogero: tra devozione e commozione, iniziano ufficialmente i festeggiamenti per il santo più venerato dagli agrigentini. A mezzogiorno come da programma l’uscita del simulacro portato in spalla dai portatori per le vie del centro storico della città dei templi.

San Calogero, chiamato anche il Santo Nero, è insieme a San Gerlando il compatrono della città.

La festa, che si svolge sempre le prime due settimane di Luglio, è caratteristica e spettacolare. Particolarmente attesa dai cittadini devoti è l’uscita dalla chiesa ( dedicata a lui) del fercolo con la statua con i caratteristici portatori della confraternita, all’incessante ritmo dei tradizionali tamburi che rievocano timbri e musicalità arabeggianti della banda musicale che esegue sempre la stessa musica (zingarella).

Durante la processione che si snoda per tutto il centro storico cittadino con il simulacro portato a spalla dai devoti portatori, la gente è solita lanciare dalle finestre i “muffuletti”, le tradizionali pagnottelle con sesamo e semi di finocchietto. Il ritmo  frenetico dei tamburi della banda segue tutta la processione. 

La caratteristica processione rievoca uno degli avvenimenti legati al Santo. Si dice che  durante una gravissima epidemia, il vecchio e saggio eremita bizantino, accompagnato dal rullo di tamburi, attraversava la città chiedendo pane e cibo per i malati relegati fuori le mura cittadine.

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