Nella giornata di oggi è stato notificato a Girgenti Acque spa, gestore del servizio idrico integrato per la provincia di Agrigento, il provvedimento con cui il gip presso il Tribunale di Agrigento ha revocato la facoltà d’uso concessa alla stessa Girgenti Acque di gestire gli impianti di depurazione a servizio dei Comuni di Agrigento (Villaggio Mosè), Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana e Realmonte già oggetto di sequestro preventivo e ha nominato quale amministratore giudiziario dei medesimi il direttore generale del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana, Maurizio Pirillo.
“Tale nomina – scrive una nota del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio (in foto) – si è resa necessaria in considerazione delle condizioni critiche in cui versano gli impianti e dell’accertato complessivo inadempimento da parte della Girgenti Acque spa delle prescrizioni imposte nei decreti di sequestro preventivo e nei successivi decreti modificativi; prescrizioni che erano state a suo individuate dal Gip al fine di consentire alla Girgenti Acque spa di porre rimedio in via autonoma alle gravi inefficienze depurative e strutturali riscontrate“.
“La gravita delle violazioni poste in essere dal Gestore – continua Luigi Patronaggio – agli obblighi assunti con la convenzione di gestione del servizio idrico integrato e la situazione globale in cui versa il sistema depurativo della provincia di Agrigento a seguito della scadenza dei termini assegnati per l’adempimento delle prescrizioni hanno imposto la sostituzione dell’attuale Gestore nella conduzione degli impianti. Si rappresenta, infine, che lo scorso 11 luglio 2017 è stato altresì posto sotto sequestro l’impianto di depurazione a servizio del Comune di Agrigento – Sant’Anna, la cui gestione è stata direttamente affidata al suddetto amministratore giudiziario“.
L’apposito gruppo di lavoro della Procura della Repubblica di Agrigento, composto dai sostituti Silvia Baldi ed Alessandra Russo, coordinati dal procuratore capo Luigi Patronaggio, ha ritenuto così, stante l’inefficacia dei disposti sequestri preventivi degli impianti di depurazione, lasciati in un primo momento in gestione a Girgenti Acque, di affidare la gestione degli stessi al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, in modo da tutelare più efficacemente la salute degli utenti e dei cittadini.
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