AGRIGENTO – La salma di Cindy in Colombia, l’algerino fa ricorso

La salma di Cindy Vanessa Candelo Arroyo, la prostituta colombiana morta al culmine di una rapina, è tornata nel Paese d’origine. Nei giorni scorsi in città sono arrivati la madre e il marito della donna, che hanno ricevuto dal sostituto procuratore Antonella Pandolfi, il nulla osta di dissequestro del corpo della loro congiunta. Espletata questa formalità è stato predisposto il trasferimento della salma a Buenaventura, città di origine della sudamericana. Per i familiari, oltre al dolore provato per la perdita della ragazza, avvenuta ancora oggi in circostanze misteriose, si è trattato di un notevole sforzo economico. Complessivamente il trasporto del feretro in auto a Roma, e dalla Capitale fino in Colombia è costato circa 5 mila euro.

Mohamed Jouda, l’algerino ritenuto coinvolto nella rapina, è in carcere dallo scorso 23 ottobre. Nell’interrogatorio di garanzia è rimasto in silenzio. Il suo legale difensore, l’avvocato Salvatore Cusumano, ha già presentato richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame di Palermo. L’udienza si terrà il prossimo 7 novembre.

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