AGRIGENTO – L’Avvocato Giuseppe Arnone appena rimesso in libertà si difende in conferenza stampa [VIDEO]

Giuseppe Arnone, l’avvocato ed ex consigliere comunale arrestato il 12 novembre per l’ipotesi di reato estorsione nei confronti di una collega, quasi 24 ore dopo essere uscito dal carcere Petrusa di Agrigento, ha incontrato i giornalisti ed ha cercato di spiegare e fare chiarezza, con il suo tradizionale spirito combattivo, sulla sua posizione.

“Quello che ha passato la mia famiglia non deve passarlo nessuna’altra famiglia – ha detto Arnone -. Perché se Arnone ha questa tempra e questo carattere ed in carcere si è letto dei bellissimi libri, le altre persone ne escono devastate”. 

“La transazione può riguardare liti già incardinate o prevenire altre liti” – ha spiegato entrando nel dettaglio tecnico – . 

“Non è affatto vero che ho alzato il tiro per chiedere più soldi alla collega, – aveva già detto subito dopo la scarcerazione – la verità è che ho appreso che c’erano stati diversi altri episodi e se avessi accettato quell’accordo transattivo avrei commesso il reato di infedele patrocinio ai danni dei miei clienti che avevano denunciato la collega per estorsione e mi riferirono di altri episodi simili”.

Arnone, durante la conferenza stampa, si è anche scagliato aspramente contro alcuni giudici.

 

 “Ho affermato subito dopo l’arresto di Peppe Arnone, uscendo dalla Questura, che la vicenda mi appariva inquietante. Ancora di più questa convinzione in me si è radicata – scrive il legale difensore, l’avvocato Arnaldo Faro, – dopo avere letto le carte del processo. Ho rilevato all’indirizzo del tribunale del riesame come l’ordinanza custodia a carico di Arnone fosse non soltanto gravemente erronea in diritto, ma anche sul punto fondamentale in cui erano state valutate le esigenze cautelari con riguardo  al pericolo di inquinamento della prova, correlandone la durata alla definizione di altro processo”. 

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