AGRIGENTO – L’ex sindaco Sodano assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa

Il gup di Palermo, Sergio Ziino ha assolto l’ex sindaco di Agrigento ed ex senatore Calogero Sodano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Due anni fa ci fu la richiesta di rinvio a giudizio per Sodano.

Secondo la Dda, che ne aveva chiesto la condanna a 8 anni, aveva stretto degli accordi con le famiglie mafiose dell’Agrigentino per farsi eleggere sindaco nel 1993 e nel 1997 e per il Senato nel 2001. Sodano è stato assolto da ogni accusa.

E Calogero Sodano commenta :

“Si conclude oggi un processo che non sarebbe mai dovuto incominciare, considerate l’assurdità, l’infondatezza e l’ingiustizia delle accuse mossemi.
Ancora oggi, nonostante la profonda soddisfazione di vedere riconosciuta la mia innocenza, non posso sottacere l’amarezza di averla vista messa in discussione con accuse che per la loro intrinseca falsità non mi hanno mai sfiorato e mi sono mai appartenute.
La mia distanza personale e politica dalla criminalità è documentata da tutto il mio percorso umano ed amministrativo durante il quale, con le mie scelte sempre improntate a coraggio civile, ho rischiato in prima persona, lasciandomi guidare soltanto dalla mia forza morale, dalla mia correttezza e dall’amore per la mia città.
È stata già una immensa ingiustizia essere anche solamente accostato ad un mondo e ad un sistema di pensiero che non soltanto ho rifiutato, ma anche combattuto.
Credo che la mafia venga favorita, ed indirettamente aiutata, quando si accusano persone innocenti e per finalità calunniatorie, denigratorie e sostanzialmente criminali, magari dettate da meri tornaconti personali, si montano processi che non hanno alcun fondamento.
Il tempo è galantuomo e oggi, a distanza di 20 anni dall’inizio del mio mandato di Sindaco di Agrigento, tante posizioni si sono ribaltate, tanti giudizi sono stati rivisti, tante verità sono state acclarate.
A mio sostegno, in questi anni, non è mai mancato l’affetto e la stima della gente che ha sempre creduto in me e non nelle accuse rivoltemi. E che ha saputo distinguere tra infamie e verità.
Ringrazio i miei avvocati Antonino Mormino e Salvatore Pennica che con grande impegno, professionalità e dedizione alla verità hanno contribuito a salvaguardare la mia onorabilità e a fare trionfare la giustizia”.

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