AGRIGENTO – L’Università riparte davvero

“L’Università ad Agrigento riparte davvero. È una bella notizia per tanti giovani e per le loro famiglie, cui abbiamo sentito il dovere di dare una risposta certa, malgrado avessimo intrapreso consapevolmente una strada in salita. Non è soltanto il successo di un percorso politico, quanto la gioia per aver unito le forze e le volontà per ripartire. È trascorso tanto tempo da quel de profundis, era il 2015, che ebbe come protagoniste le proteste e le delusioni degli studenti. L’università di Palermo ha approvato per Agrigento l’istituzione di tre corsi di Laurea per l’anno accademico 2020/2021. Questa l’offerta formativa: Scienze dell’Educazione (corso di laurea triennale); Architettura (corso di laurea triennale) ed Economia (corso di laurea triennale). Questi corsi si aggiungono ai già esistenti, quali il Corso di laurea in Servizi Sociali e al Corso di Laurea specialistica in Architettura, nonché a quelli in esaurimento, quali Beni Culturali e Giurisprudenza, e al nuovissimo corso in Mediazione Linguistica e Culturale. Sono i risultati che ci ricompensano di tante fatiche. Il Comune è rimasto saldo al suo posto, quando la barca stava affondando. Sostanzialmente da soli abbiamo tenuto la barra a dritta, contro ogni ostacolo, e in particolare contro le asperità sollevate dal Libero Consorzio dei Comuni, la ex Provincia regionale, e la battaglia che abbiamo dovuto sostenere per mantenere in piedi il CUA contro ogni pronostico. I nuovi tre corsi saranno attivi dopo la ratifica del MIUR dal prossimo anno accademico. Sono corsi di laurea che possono attrarre un gran numero di studenti, alleggerire notevolmente la spesa di tante famiglie, rianimare di presenze la sede universitaria e riaccendere in tutti la speranza con una nuova prospettiva di rinascita per una città che può tornare a credere con più decisione nella sua visione di sviluppo attraverso la Cultura”.

L’offerta formativa conterà in tutto 4 corsi di laurea: Architettura ed Ambiente costruito, Economia e Amministrazione Aziendale, Scienze dell’educazione, Servizio Sociale.

L’intervento di Francesco Picarella – Presidente di Confcommercio:

Per la nostra città, così ricca di uno straordinario patrimonio storico-archeologico e di tantissime realtà culturali si tratta di un importante passo lungo la strada del rilancio della nostra provincia e il coronamento di un sogno per tanti giovani”. 

A dichiararlo è il presidente regionale di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella, soddisfatto per l’importante risultato raggiunto dopo tanto lavoro e numerosi incontri fatti per raggiungere questo ambizioso obiettivo.

“Le notizie che apprendiamo dalla stampa dell’attivazione di nuovi corsi di laurea nella sede di Agrigento – sottolinea Picarella – serviranno a garantire la presenza del polo che può e deve contribuire ad innalzare il livello dell’offerta formativa ad Agrigento e a restituirle centralità sul piano della riscoperta delle proprie radici oltre che uno scatto culturale in avanti. La volontà dell’Università di Palermo di investire su Agrigento ci dà la cifra di come la nostra città, nonostante le enormi difficoltà, resti un valido attrattore culturale. Sarebbe auspicabile adesso che finalmente in questa città ad alta vocazione turistica venga attivato un corso specifico come Economia del Turismo – conclude Picarella – che sarebbe un ulteriore tassello del più complesso mosaico che riguarda il potenziamento dell’offerta formativa, uno dei capisaldi. Se vogliamo invertire la rotta e fermare l’esodo, soprattutto di studenti, dalla nostra città è necessario investire nella formazione e saper rispondere alle esigenze sociali. Occorre una visione che promuova e sostenga, con un approccio di governance multilivello, il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo della città e del territorio circostante, restituendo alla comunità, cittadini e operatori economici, la dimensione del futuro, della salute, della sostenibilità ambientale, del valore culturale, dell’innovazione e dello sviluppo delle risorse e dei fattori competitivi locali”.

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